
Gli asteroidi possono cambiare forma nel tempo e uno degli effetti che possono concorrere a questa alterazione è simile a quello che si ottiene quando si cuociono i pop-corn. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori della CU Boulder che ha pubblicato lo studio su Nature Astronomy.[1]
Granelli minuscoli di polvere possono letteralmente saltare sulla superficie degli asteroidi
I ricercatori hanno scoperto che granelli minuscoli di polvere possono “scoppiettare” sulla superficie degli asteroidi e, soprattutto su quelli più piccoli, ciò provoca una perdita di polvere e quindi un cambiamento della composizione della stessa superficie. Anzi, più polvere (che gli scienziati chiamano “regolite”) perdono più sembrano migrare velocemente. Lo spiega Hsiang-Wen (Sean) Hsu, ricercatore del Laboratory for Atmospheric and Space Physics (LASP) della CU Boulder che ha realizzato lo studio.
La strana superficie dell’asteroide Bennu
Tutto è iniziato quando la navicella OSIRIS-REx della NASA ha scattato alcune foto curiose della superficie dell’asteroide Bennu. Questo asteroide, lungo quanto l’Empire State Building, ha una superficie che sembra fatta di carta vetrata, accidentata e scoscesa e con tanti massi di dimensioni discrete. La superficie non è liscia e polverosa come gli stessi scienziati si aspettavano ma è piena di piccoli massi, alcuni grandi quanto un camion.
Simulazioni al computer ed esperimenti
I ricercatori hanno voluto indagare eseguendo simulazioni al computer ed esperimenti in laboratorio. Hanno scoperto che una sorta di “elettricità statica” muove i granelli più piccoli di polvere (parliamo di granelli piccolissimi, alcuni grandi anche quanto un singolo batterio) facendoli schizzare via nello spazio. Questo significa che la polvere sulla superficie dell’asteroide è presente in quantità molto più basse rispetto a quanto gli scienziati si aspettavano: sulla superficie tendono a rimanere solo le rocce più grandi. Si tratta di un fenomeno che probabilmente si verifica anche sulla Luna e forse anche negli anelli di Saturno, spiega Mihály Horányi, un altro autore dello studio.
Fenomeno probabilmente è provocato dai raggi del Sole
Il fenomeno probabilmente è provocato dai raggi del Sole. Quando i raggi colpiscono la regolite sulla superficie dell’asteroide, si accumulano cariche negative. Le cariche si accumulano fino a quando le particelle poi si sgretolano. In alcuni casi possono avvenire piccole “esplosioni” che fanno schizzare via il materiale a più di 8 metri al secondo, una velocità che basta per abbandonare la superficie dell’asteroide. “Nessuno aveva mai considerato questo processo sulla superficie di un asteroide prima”, spiega Xu Wang, altro autore dello studio.
Gli asteroidi più piccoli perdono tutta la polvere?
Naturalmente ciò porta al fenomeno dell’erosione: quando accade questo per milioni di anni, un asteroide molto piccolo, di quelli che non riescono a trattenere poco o nulla per la bassa forza gravitazionale, può perdere praticamente tutta la polvere fine; secondo i ricercatori, questo fenomeno può cambiare anche le orbite degli asteroidi più piccoli. Probabilmente gli asteroidi maggiormente ricoperti di sassi e massi di dimensioni più grandi si spostano più velocemente di quelli ricoperti dalla polvere.
Note e approfondimenti
- Fine-grained regolith loss on sub-km asteroids | Nature Astronomy (DOI: 10.1038/s41550-022-01717-9)