Astronomi studiano galassia UGC 1378 e scoprono che non si è formata da fusione

Un gruppo di astronomi russi ha analizzato una galassia denominata UGC 1378 che presenta alcune particolarità in base alle quali gli stessi ricercatori hanno escluso una teoria precedentemente formulata in relazione alla sua formazione.
Il documento è stato pubblicato su arXiv ed è stato ripreso da Phys.org.

Si tratta di una galassia gigante a bassa luminosità superficiale (giant low-surface brightness, gLSB) che presenta altrettanto giganteschi dischi gas di per sé considerati molto rari.
La galassia presenta inoltre un insolito contenuto di gas idrogeno neutro che è nettamente maggiore rispetto a quanto si possa prevedere analizzando solo la massa stellare.

Altri ricercatori hanno presunto che questa galassia, lontana da noi 126 milioni di anni luce, si sia formata da una fusione e gli astronomi russi, guidati da Anna Saburova dell’Università statale di Lomonosov a Mosca, hanno voluto verificare questa teoria.
Utilizzando i dati dell’osservatorio astrofisico speciale dell’Accademia russa delle scienze, i ricercatori hanno scoperto una sorta di rigonfiamento ad alta luminosità e un disco ricco di gas con braccia a spirale.

Inoltre, e forse questo è il dato più importante, hanno scoperto un livello di dispersione della velocità stellare del suddetto rigonfiamento che esclude, secondo gli stessi ricercatori, un evento di fusione nel passato di questa galassia, almeno di quello recente.
Gli stessi ricercatori, dunque, credono che debba essere trovata qualche altra spiegazione in relazione alla sua formazione.

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