
L’attività fisica può essere importante anche per quanto riguarda il rischio di infezione e il livello di gravità della COVID 19, la malattia susseguente all’infezione del virus SARS-CoV-2. Lo riporta uno studio pubblicato sul “British Journal of Sports Medicine”[2] secondo il quale l’attività fisica regolare può essere collegata ad un rischio più basso di infezione e a livelli più bassi di gravità, inclusi fattori come la morte o il ricovero in ospedale.[1]
I dati
I ricercatori hanno analizzato i grandi database di ricerca i cui dati sono stati pubblicati tra il 2019 e il 2022. In totale i dati riguardavano più di 1,8 milioni di persone adulte di cui il 54% rappresentato da donne. L’età media era di 53 anni e i dati sono stati prelevati in Corea del Sud, Svezia, Regno Unito, Spagna, Palestina, Brasile, Sudafrica, Iran, Inghilterra e Canada.
Scoperte
I ricercatori scoprivano che chi faceva un’attività fisica regolare mostra un rischio più basso dell’11% di rimanere infettato dal virus SARS-CoV-2 e un rischio più basso del 36% di ricovero in ospedale. Gli stessi soggetti, inoltre, mostravano rischi più bassi del 44% di malattia grave a seguito dell’infezione il rischio basso del 43% di morte rispetto ai coetanei che risultavano inattivi a livello fisico.
Effetto protettivo si verificava intorno ai 500 minuti MET
L’effetto protettivo si verificava intorno ai 500 minuti MET (Metabolic Equivalent of Task) a settimana. Superato il limite di 500 minuti MET il vantaggio poi si affievoliva fino a scomparire. Secondo i ricercatori l’esercizio fisico regolare agevola la risposta antinfiammatoria del corpo e questo forse può spiegare gli effetti benefici sui livelli di gravità di COVID-19.
Che cos’è il MET (Metabolic Equivalent of Task)?
Note e approfondimenti
- Regular physical activity linked to lower ris | EurekAlert!
- Physical activity and risk of infection, severity and mortality of COVID-19: a systematic review and non-linear dose–response meta-analysis of data from 1 853 610 adults | British Journal of Sports Medicine (DOI: 10.1136/bjsports-2022-105733)