L’aumento o la perdita di peso possono contribuire all’aumento del rischio di demenza nelle persone anziane. Lo studio, pubblicato su BMJ Open, collega dunque la demenza alle variazioni di peso e all’indice di massa corporea, un collegamento che non è stato mai ben chiaro così come invece sono chiari i collegamenti tra la demenza e le patologie cardiometaboliche, per esempio.
Il gruppo di ricerca, proveniente dalla Corea del Sud, ha analizzato vari dati di 67.219 anziani coreani con un’età tra 60 e 79 anni. Di queste persone nel corso di 5,3 anni sono stati raccolti vari dati, tra cui lo status socioeconomico, i fattori di rischio cardiometabolici, l’indice di massa corporea ed eventuale presenza di demenza.
I risultati mostravano un’associazione significativa tra i cambiamenti dell’indice di massa corporea nella fase avanzata della vita e la demenza in entrambi i sessi.
Inoltre più rapido era l’aumento o la riduzione del peso, più alto era il rischio di demenza. I fattori di rischio più “classici” come l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca e il diabete restavano comunque fattori di rischio significativi per la demenza.
Come ogni studio osservazionale anche per questo non è possibile stabilire con sicurezza la causa ma i ricercatori concludono comunque che “sia l’aumento di peso che la perdita di peso possono essere fattori di rischio significativi associati alla demenza”.
Sempre secondo i ricercatori, questi risultati “suggeriscono che il controllo continuo del peso, la gestione della malattia e il mantenimento di uno stile di vita sano sono utili nella prevenzione della demenza, anche in età avanzata”.