
Monitorando il sudore è possibile prevedere con un buon grado di probabilità i problemi di comportamento, in primis di tipo aggressivo, nei ragazzi autistici secondo un nuovo studio realizzato dall’Università del Missouri-Columbia. Questo presupposto si basa sull’assunto secondo cui quando ci si stressa si suda di più.
Ad eseguire la ricerca è stato il ricercatore Bradley Ferguson il quale ha analizzato il livello di stress in otto ragazzi con disturbo dello spettro autistico grave, ragazzi che erano ricoverati al Center for Discovery, una struttura di New York che ospita pazienti con condizioni complesse.
Per monitorare il livello disudore il ricercatore utilizzava dispositivi da polso o da caviglia. Le analisi mostravano un certo aumento dell’attività elettrodermica, quindi un aumento del sudore, poco prima che uno dei pazienti mostrasse dei problemi dicomportamento e ciò avveniva nel 60% delle volte.
Secondo i ricercatori, questo picco era causato da una reazione fisiologica del corpo a qualcosa di stressante. Poter sapere in anticipo informazioni del genere si rivelerebbe importante per intervenire in tempo e per ridurre tutti i problemi legati al comportamento problematico.
Ciò risulta ancora più importante in quanto chi è affetto da autismo molto spesso non è in grado di comunicare correttamente con gli altri e dunque non può spiegare cosa o chi ha alzato il suo livello di stress. In tal senso l’attività elettrodermica del corpo può dunque risultare molto utile come sorta di “spia”.