In un singolare studio intitolato “Il problema del parcheggio dei veicoli autonomi” uno studioso analizza il problema dei costi dei parcheggi nelle città. In effetti questi ultimi, che in alcuni casi possono essere davvero molto onerosi, sono tra i motivi principali per cui la gente non utilizza l’auto e si affida ai mezzi pubblici.
Tuttavia Adam Millard-Ball, professore associato di studi ambientali all’Università della California, a Santa Cruz, ha riflettuto ed è arrivato a prevedere uno scenario a tratti da incubo: dato che i veicoli autonomi possono girare all’infinito, anche a bassa velocità e dunque consumando pochissima energia (sostanzialmente saranno tutti elettrici), molte persone sceglieranno di far girare in lungo e in largo la propria auto mentre stanno sbrigando le proprie commissioni invece di fermarla in un parcheggio.
Ciò potrebbe portare a scenari di ingorghi ancora peggiori di quelli che si possono vedere oggi con le normali automobili.
Dato che si pensa che i veicoli totalmente autonomi, ossia quelli che possono guidare anche senza il conducente, potrebbero diventare comuni nei prossimi 10-20 anni, uno scenario del genere, con auto in movimento continuo in una sorta di “crociera” cittadina, dovrebbe, secondo i ricercatori, non essere preso sottogamba.
Secondo il ricercatore, “Anche quando si prende in considerazione l’elettricità, l’ammortamento, l’usura e la manutenzione, con costi di circa 50 centesimi all’ora la ‘crociera ‘ diventa più economica del parcheggio anche in una piccola città. A meno che non sia gratuito o più economico rispetto alla crociera, perché qualcuno dovrebbe usare un posto auto remoto?”
Potrebbe essere, tuttavia, facile contrastare il fenomeno con una legge secondo cui è illegale far circolare un’auto per più di 10 minuti senza un passeggero ma ciò negherebbe l’utilizzo di veicoli del genere, per esempio, per prelevare pacchi o fare commissioni simili, uno degli aspetti più utili delle auto completamente autonome.
Tuttavia forse, secondo il ricercatore, una soluzione ci sarebbe: predisporre il pagamento di tasse in base alla posizione, alla velocità, al tempo, all’ora del giorno e ad altri dettagli relativi alla circolazione del veicolo, tutti dati che, con le future auto che monitoreranno di tutto, potrebbero essere facilmente scaricati in Rete e controllati dalle autorità.
Fonti e approfondimenti
- Mean streets: Self-driving cars will “cruise” to avoid paying to park (IA)
- The autonomous vehicle parking problem – ScienceDirect (DOI: 10.1016/j.tranpol.2019.01.003) (IA)
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