
Un nuovo rapporto prodotto da Wells Fargo mostra che durante il prossimo decennio il ricorso all’automazione ridurrà il personale degli impiegati in banca di 200.000 unità solo negli Stati Uniti.
Già ora le banche stanno investendo in maniera più che significativa nella tecnologia e nell’automazione dei compiti più basilari tanto che il prossimo decennio “dovrebbe essere il più grande decennio tecnologico per le banche della storia”, come riferisce Mike Mayo di Wells.
L’automazione sarà utilizzata in particolare per ridurre la quantità del lavoro ripetitivo che attualmente viene fatto dagli impiegati.
Ad esempio un software potrebbe da solo inserire i dati di una domanda per il mutuo forniti da un cliente che dovrà solo rispondere a domande fatte dal computer, il tutto senza l’intermediazione di un essere umano. Lo stesso software, sempre da solo, potrebbe valutare la fattibilità dell’operazione e l’affidabilità del cliente che ha chiesto il prestito, magari nel giro di un minuto.
Già negli ultimi anni le banche degli Stati Uniti hanno visto alcune tra le più grosse diminuzioni del personale mai avute nel corso della loro storia e questo aumenterà ancora di più nei prossimi anni.
Attualmente l’intero settore finanziario sta spendendo più di 150 miliardi di dollari all’anno nella tecnologia dell’automazione.
Ad avere la meglio saranno soprattutto i grossi gruppi bancari, sostanzialmente quelli che stanno investendo di più in tecnologia, che godranno di veri e propri record di efficienza, e dunque di guadagni, nonché di quote di mercato sempre più grandi.