Automobili “autoriparano” i graffi con nuovo polimero che si attiva con la luce del sole

Credito: blende12, Pixabay, ID: 7366179

Una buona durata del rivestimento delle automobili può essere considerata come una delle caratteristiche principali in relazione al livello qualitativo del veicolo. I materiali di rivestimento delle auto, infatti, devono avere varie caratteristiche per proteggere l’auto stessa ma anche per non inficiare sul colore e in generale sui tratti estetici del veicolo. Ad esempio devono essere incolori e trasparenti altrimenti la vernice che si trova al di sotto non può essere visibile.

Materiali di rivestimento per le automobili che possano “autorigenerarsi”?

E se fosse possibile creare dei materiali di rivestimento per le automobili che possano “autorigenerarsi”? Come spiega un nuovo comunicato del National Research Council of Science & Technology questi materiali in realtà già esistono e si chiamano “materiali con movimento molecolare libero”. Questi materiali possono autorigenerarsi ma hanno una durata abbastanza breve. Esistono anche quelli con durata più lunga ma non hanno la stessa capacità di autorigenerazione dei primi.

Materiale si può autorigenerare anche solo con la luce del sole

Un team di ricercatori del Korea Research Institute of Chemical Technology (KRICT) è riuscito a creare un materiale di rivestimento trasparente che sembra soddisfare entrambe le condizioni. In più questo materiale si può autorigenerare anche solo con la luce del sole, in particolare con i raggi del vicino infrarosso, quelli nell’intervallo delle lunghezze d’onda tra 1.000 a 1.100 nanometri. La più grande utilità di questo materiale di rivestimento per le automobili? Risiede nel fatto che i graffi più superficiali possono ripararsi da soli in 30 minuti, una volta esposti alla luce del sole.

L’effetto provocato dalla luce del sole

L’effetto provocato dalla luce del sole è quello di riscaldare la temperatura della superficie del materiale di rivestimento. Il riscaldamento, reso possibile di coloranti fototermici, crea dell’energia termica e questo permette una dissociazione nonché una ricombinazione di legami chimici nella struttura di questi particolari polimeri.

Possibili utilizzi

Questi polimeri possono essere già oggi aggiunti alla resina con la quale si rivestono le superfici verniciate, ad esempio quelle delle automobili ma il comunicato spiega che potrebbero essere utilizzato anche per altre applicazioni come i rivestimenti di dispositivi elettronici nonché per i materiali di costruzione del futuro. Intanto uno studio che spiega il nuovo polimero è stato pubblicato su ACS Applied Polymer Materials.[2]

Note e approfondimenti

  1. Can scratches on car surfaces disappear when | EurekAlert!
  2. Fast, Localized, and Low-Energy Consumption Self-Healing of Automotive Clearcoats Using a Photothermal Effect Triggered by NIR Radiation | ACS Applied Polymer Materials (DOI: 10.1021/acsapm.1c01768)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo