Un’azienda giapponese ha preso una particolare decisione che potrebbe spingere i propri dipendenti a non fumare o comunque a limitare l’uso delle sigarette. I vertici aziendali hanno infatti deciso di regalare a tutti i dipendenti che non fumano sei giorni di ferie extra.
Il tutto è nato quando un dipendente della stessa azienda, un non fumatore, ha presentato una protesta ai dirigenti riguardo alle interruzioni per la pausa sigaretta, interruzione che, secondo lo stesso dipendente, incidevano sulla produttività.
A questo punto la Piala, un’azienda di marketing fondata nel 2004, ha deciso di premiare tutti i dipendenti non fumatori con sei giorni di ferie in più ogni anno (rispetto ai fumatori) così da compensare tutte quelle pause che i fumatori si prendono per fumare una sigaretta.
La pausa sigaretta, infatti, in Giappone è una cosa “normale”, equiparata più o meno alla pausa per andare in bagno, ed è sostanzialmente considerabile come un diritto dei lavoratori.
Evidentemente uno dei non fumatori dell’azienda si è sentito “discriminato” ed ha inserito un messaggio nella classica casella dei suggerimenti aziendale in riferimento alle continue interruzioni per la pausa sigaretta dei suoi colleghi.
Il CEO dell’azienda, Takao Asuka, ha quindi deciso di riprendere questa misura estrema per creare una sorta di compenso ma, evidentemente, anche per cercare di limitare l’uso delle sigarette ai propri dipendenti, cosa che lo stesso Asuka si augura e dichiara in alcuni comunicati stampa ripresi dai mezzi di informazione giapponesi: “Spero di incoraggiare i dipendenti a smettere di fumare attraverso incentivi anziché sanzioni o coercizione”.