
Un team di ricercatori dell’Università di Castilla-La Mancha a Cuenca, Spagna, ha realizzato uno studio sui rischi che corrono i bambini e i giovani che saltano la colazione. Lo studio, pubblicato su Frontiers in Nutrition, come rileva il comunicato dell’istituto spagnolo, fornisce informazioni preziose e raccomandazioni per i genitori.
È importante anche dove si fa colazione e cosa si mangia
A riassumere i risultati dello studio è il primo autore, José Francisco López, che spiega che lo studio suggerisce che non solo è di primaria importanza fare colazione ma risultano importanti anche altri due fattori: dove si fa la colazione e cosa si mangia. Saltare del tutto la colazione oppure consumarla fuori casa viene infatti collegato a probabilità più grandi di cattivi comportamenti psicosociali nei bambini e negli adolescenti. Inoltre il consumo di alcuni alimenti, tra cui la carne lavorata, viene collegato a probabilità maggiori di problemi nel comportamento psicosociale rispetto ad altri alimenti come i cereali.[1]
I dati
I ricercatori hanno usato i dati di un’indagine sanitaria nazionale eseguita in Spagna nel 2017. Tra i dati c’erano anche le risposte a varie domande sulle abitudini riguardanti la colazione e sul comportamento psicosociale dei bambini nonché altre caratteristiche come umore, autostima e ansia. In totale i dati riguardavano più di 3700 soggetti con un’età compresa tra i 4 e i 14 anni residenti Spagna.
Scoperte
I ricercatori scoprivano che fare colazione fuori casa poteva essere dannoso quasi quanto non farla. Il collegamento si spiega con il fatto che quando si fa colazione fuori casa si tende a mangiare alimenti non proprio sani e comunque meno nutrienti. Gli alimenti migliori per i bambini, a seguito dei risultati dello studio, sembrano essere il latte, il caffè, il tè, il cioccolato, il cacao, il pane, lo yogurt, i toast, i cereali e i dolci. Con non poca sorpresa i ricercatori scoprivano poi che i collegamenti “peggiori” riguardavano cibi come uova, formaggi e prosciutto.[1]
Studio limitato
Naturalmente si tratta di uno studio limitato non solo per il numero di soggetti presi in esame ma anche per il fatto che provengono da un solo paese e, verosimilmente, da un solo tipo di cultura culinaria. Eseguire uno studio del genere con bambini che vivono in località varie probabilmente porterebbe a risultati diversi. Tuttavia i risultati restano comunque interessanti, soprattutto quello relativo al fare la colazione fuori casa che viene collegato, nello studio, a maggiori problemi di salute psicosociale: “I nostri risultati rafforzano la necessità di promuovere non solo la colazione come parte di uno stile di vita sano, ma anche che dovrebbe essere consumata a casa”, spiega chiaramente López-Gil.[1]