
Vivere nei pressi di una strada principale, di quelle maggiormente frequentate dai veicoli, può rappresentare un problema di salute per i bimbi piccoli secondo un nuovo studio pubblicato su Environmental Research.
In particolare, secondo i ricercatori, ad avere la peggio sarebbero le abilità comunicative e in generale quelle cognitive. Ciò varrebbe anche per i feti le cui madri venivano esposte ad inquinanti atmosferici, sebbene in misura minore rispetto all’esposizione post-natale.
Lo studio, dunque, mettere in primo piano i danni portati dall’inquinamento atmosferico dopo la nascita, come ricorda Pauline Mendola, autrice senior dello studio e ricercatrice presso l’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health e Human Development (NICHD).
Già precedenti studi avevano trovato correlazioni tra l’esposizione a inquinanti atmosferici comuni durante la gravidanza e il basso peso del bambino alla nascita oppure con le nascite pre termine o con feti nati morti.
Tuttavia, secondo gli stessi ricercatori, gli studi sull’esposizione prenatale e infantile all’inquinamento atmosferico in relazione allo sviluppo a seguito della nascita sono risultati “incoerenti” .
In particolare i ricercatori si sono concentrati sui bambini che vivevano vicino alle strade principali americane, di quelle più trafficate. A tal proposito hanno analizzato i dati dello studio Upstate KIDS, una ricerca che conteneva i dati e gli indirizzi di 5825 partecipanti.
Conoscendo l’indirizzo di casa, l’indirizzo di lavoro delle madri che queste ultime raggiungevano durante la gravidanza, l’indirizzo della posizione della struttura presso la quale i bambini restavano durante il giorno e dati riguardanti l’inquinamento atmosferico i ricercatori deducevano diverse cose.
Innanzitutto scoprivano che rispetto ai bambini che vivevano più di 800 metri da una grande carreggiata, i bambini che vivevano ad una distanza tra 50 metri e 480 metri da una strada principale avevano il doppio delle proprietà di fallire il test Ages and Stages.
Quest’ultimo è un test che misura varie caratteristiche dello sviluppo infantile, le abilità motorie, quelle di comunicazione, il coordinamento sociale e la capacità di problem-solving.
Analizzando anche i dati relativi all’esposizione prenatale, i ricercatori concludevano che l’esposizione durante la prima infanzia agli inquinanti atmosferici può comportare un rischio maggiore di ritardi nello sviluppo rispetto a simili esposizioni nell’utero.
“Non è chiaro perché l’esposizione agli inquinanti dopo la nascita sia legata a un rischio maggiore di ritardo dello sviluppo”, riferisce Sandie Ha,un’altra autrice dello studio; “Tuttavia, a differenza dell’esposizione durante la gravidanza, l’esposizione durante l’infanzia è più diretta e non passa attraverso le difese di una donna incinta”.
Fonti e approfondimenti
- Release: Kids living near major roads at higher risk of developmental delays, NIH study suggests | NICHD – Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (IA)
- Early life exposure to ambient air pollution and childhood asthma in China – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.envres.2015.09.032)
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