
L’esaurimento da calore è una condizione che può colpire gli esseri umani e che va distinto dal colpo di calore che è più grave. Se non trattato l’esaurimento da calore può comunque portare al colpo di calore.
Quando il clima è molto torrido il colpo di calore può colpire anche i bambini, in particolare quando passano diverso tempo in un ambiente chiuso, ad esempio uno senza una particolare ventilazione. L’esaurimento da calore può colpire anche quando il bambino non ha bevuto liquidi a sufficienza.[1]
Che cos’è l’esaurimento da calore
Come spiega David Tanen, professore di medicina di emergenza alla Scuola di Medicina dell’Università della California a Los Angeles (UCLA), l’esaurimento da calore è uno dei vari disturbi da calore. L’esaurimento da calore è una perdita eccessiva di sali e di liquidi presenti nel corpo causata proprio dal calore. Quest’ultimo può provocare un abbassamento del volume del sangue e portare a vari sintomi.[2]
Sintomi dell’esaurimento da calore
In un nuovo articolo apparso sul sito della Società Italiana di Pediatria, il dottor Flavio Quarantiello fornisce alcuni preziosi consigli per trattare l’esaurimento da calore nei bambini.
Nell’articolo l’autore elenca una serie di sintomi che possono indicare l’esaurimento da calore: vertigini oppure svenimento, un aumento della sete, un senso di debolezza, crampi ai muscoli, vomito e/o nausea, mal di testa e un aumento della sudorazione. Tra i sintomi dell’esaurimento da calore possono esserci anche una pelle più fresca ed umida, un innalzamento della temperatura del corpo (ma che resti comunque sotto i 40° centigradi) e un inusuale livello di irritabilità.[1]
Trattare l’esaurimento da calore nei bambini
Secondo Quarantiello per trattare l’esaurimento da calore nei bambini è utile portare il soggetto in luoghi più freschi, ad esempio riparati dal sole, oppure in ambienti in cui c’è dell’aria condizionata (anche un’auto va bene). Bisogna inoltre rimuovere i vestiti in eccesso e provare a far bere al bambino dei liquidi freddi contenenti sali e zuccheri (le bibite sportive possono essere in questo caso d’aiuto).[1]
Asciugamano bagnato
È sempre utile usare un asciugamano bagnato con il quale avvolgere il bambino oppure bagnare direttamente la pelle del bambino con l’acqua. Da non dimenticare che ci si può sempre rivolgere al 118 oppure al proprio pediatra, ad esempio nel caso in cui il bambino non riesce a bere e quindi deve sottoporsi ad idratazione per via endovenosa.[1]