
Un team di ricercatori di alcuni istituti australiani ha scoperto vari fattori che possono favorire o sfavorire il livello di schizzinosità di un barbino per quanto riguarda i cibi meno “buoni”. I ricercatori hanno esaminato 80 studi precedenti scoprendo una serie di fattori che possono portare i bambini a risultare più “difficili” di fronte ad un alimento.
Non fare pressioni sul bambino
I ricercatori hanno scoperto che fare pressioni sul bambino affinché mangi, offrirgli delle ricompense oppure metodi troppo severi possono rendere ancora più difficile rapporto tra il bambino il cibo.
Hanno invece scoperto che stili genitoriali più rilassati, mangiare in famiglia e coinvolgere il bambino nella preparazione dell’alimento sono fattori che possono aiutare a far sì che il bambino risulti meno schizzinoso.
Pasti regolari, niente TV e ricompense
Inoltre, come spiega Laine Chilman, una ricercatrice dell’Università dell’Australia meridionale (USC) che ha partecipato allo studio, mangiare insieme ai fratelli e consumare i pasti ad orari regolari sono ulteriori fattori che possono contrastare la “pignoleria alimentare”.
Tra gli altri comportamenti negativi che possono invece aumentare la schizzinosità ci sono il mangiare davanti alla TV e soprattutto promettere ricompense.
No allo stress
Ann Kennedy-Behr, una ricercatrice dell’UniSA che ha partecipato allo studio, pone invece l’accento sullo stress: anche quest’ultimo fattore, infatti, può aumentare i livelli di schizzinosità del bambino. La ricercatrice fa intendere che preoccuparsi troppo riguardo alla quantità di nutrienti che il bambino sta ricevendo, riguardo al suo peso e in generale riguardo al cibo che sta assumendo può in effetti contribuire alla schizzinosità del bambino, un po’ come se questo stress venisse trasportato al figlio e avesse i suoi effetti anche su di lui.