
La barriera emato-retinica si trova all’interno dell’occhio e consiste di una particolare struttura di cellule atta ad impedire l’intrusione di sostanze esterne nel tessuto della retina. Un gruppo di ricercatori spagnoli dichiara di aver creato una barriera emato-retinica artificiale su un chip microfluidico utile per eseguire test e sperimentazioni senza far ricorso agli animali oppure alle analisi in vitro con cellule viventi.
Lo studio parla di uno speciale dispositivo composto da diversi strati paralleli che emulano la struttura dello strato retinico. Gli strati sono composti da cellule coltivate in laboratorio, nello specifico da cellule endoteliali, neuronali ed epiteliali. Le cellule possono comunicare tra loro grazie ad una speciale griglia che si trova al di sotto di esse, proprio come avviene negli organismi viventi.
Inoltre è possibile anche emulare il flusso sanguigno delle cellule endoteliali che coprono le parti interne dei vasi sanguigni.
Questo dispositivo imita ciò che accade realmente nella retina e quindi può potenziare di non poco la sperimentazione in vitro anche perché le cellule crescono in maniera costante proprio come accade nella reale retina umana e la stessa retina artificiale risulta caratterizzata dalla permeabilità naturale che consente il passaggio di nutrienti ed ossigeno puro fungendo da protezione.
Fonti e approfondimenti
- Scientists emulate the human blood–retinal barrier on a microfluidic chip (IA)
- A compartmentalized microfluidic chip with crisscross microgrooves and electrophysiological electrodes for modeling the blood–retinal barrier – Lab on a Chip (RSC Publishing) (IA)
- DOI: 10.1039/C7LC00795G
- Autori ricerca: Jose Yeste, Marta García-Ramírez, Xavi Illa, Anton Guimerà, Cristina Hernández, Rafael Simó and Rosa Villa
- Crediti immagine: Jose Yuste (CSIC-IMB-CNM)
- Barriera emato-retinica – Wikipedia (IA)
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