Batteri dell’intestino correlati anche alla massa muscolare negli anziani secondo studio

Il microbioma intestinale è presto diventato uno dei principali argomenti di studio in ambito biologico e non passa giorno che non venga sfornata una nuova ricerca al riguardo.
Un nuovo studio, pubblicato su Experimental Gerontology, indica che i batteri che vivono nell’intestino possono essere coinvolti anche nei meccanismi che regolano la forza muscolare negli anziani.

La relazione tra il microbioma intestinale e la massa muscolare e in generale con le funzioni fisiche sta acquisendo sempre più importanza negli ultimi anni da quando si è scoperto che i batteri nell’intestino sono molto più influenti di quanto mai pensato.
I ricercatori dietro questo studio hanno eseguito confronti dei batteri presenti negli intestini di 18 anziani con un’elevata funzione fisica e percentuali basse di massa grassa e di 11 anziani con dati corporei meno favorevoli.

Inoltre hanno colonizzato gli intestini di vari topi con campioni fecali prelevati da questi due gruppi di umani.
I ricercatori trovavano innanzitutto livelli più elevati di batteri come Prevotellaceae, Prevotella, Barnesiella e Barnesiella intestinihominis nei 18 anziani con livelli buoni di funzione fisica e massa grassa e nei topi colonizzati con campioni fecali da loro prelevati.

“Mentre siamo rimasti sorpresi di non aver identificato un ruolo per il microbioma intestinale nel mantenimento della composizione corporea, con questi risultati ora iniziamo a capire il ruolo dei batteri intestinali nel mantenimento della forza muscolare negli anziani”, dichiara Michael Lustgarten, ricercatore presso l’istituto HNRCA Della Tufts University.

Approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo