Un nuovo studio condotto da ricercatori del Baylor College of Medicine sembra rafforzare l’ipotesi della presenza di un microbioma batterico all’interno del tessuto placentare. Già in precedenza altri ricercatori avevano trovato prove della presenza di microbi all’interno della placenta e si è ipotizzato che questi microrganismi possano essere, tra le altre cose, d’aiuto anche a livello immunitario.
La nuova ricerca, condotta da dooressa Kjersti Aagaard, autrice senior, e da Maxim Seferovic, autore principale, si è basata su una nuova tecnologia di imaging per consentire l’acquisizione di maggiori dettagli tramite l’etichettatura dell’RNA batterico.
Questa tecnica ha consentito i ricercatori di guardare con maggior dettaglio nella microarchitettura del tessuto placentare.
Allo stesso tempo hanno limitato eventuali contaminazioni nel miglior modo possibile, cosa in base alla quale sono riusciti ad attribuire una posizione specifica ai vari batteri sparsi nel tessuto placentare che hanno trovato.
Non hanno inoltre trovato differenze apprezzabili nella presenza batterica a livello numerico tra le nascite pretermine e quelle a tempo pieno ma hanno invece individuato qualche differenza nei generi di batteri tra le due tipologie di nascite.
La ricerca potrà rivelarsi utile per capire il ruolo dei microbi nell’ambiente intrauterino, in particolare il ruolo che hanno nella modellare il sistema immunitario del feto.