
Fondi di caffè trasformati in grafene per migliorare la conduttività dell’ossido di titanato di litio nelle batterie al litio e gusci di cocco trasformati carbone attivo per essere utilizzato come materiale per l’anodo. È il progresso descritto in un nuovo studio pubblicato sul Journal of Cleaner Production e realizzato da ricercatori della Facoltà di ingegneria, metallurgia e ingegneria dei materiali dell’Università dell’Indonesia (DTMM FTUI). Il procedimento è stato realizzato pensando alle batterie dei veicoli elettrici.
Le batterie con il grafene ricavato dai fondi di caffè e con la sostanza ricavata dal guscio di cocco per l’anodo produrrebbero, secondo il comunicato emesso dall’istituto indonesiano seguito della pubblicazione dello studio, corrente elettrica in maniera più stabile rispetto alle batterie al litio tradizionali.
Il metodo si basa sulla macinazione a secco meccanochimica dei fondi di caffè esauriti. Segue poi una seconda fase di carbonizzazione ad 800° centigradi.
Secondo quanto spiegano i ricercatori, il grafene ricavato dai fondi di caffè sarebbe in grado di produrre piccole nanoparticelle con una superficie relativamente ampia, cosa che consente un passaggio maggiore degli ioni rispetto alle batterie convenzionali e quindi un flusso di energia migliore.
Tra le altre cose questi materiali andrebbero a ridurre il peso complessivo della batteria tanto che i ricercatori promettono di creare una batteria funzionante per i veicoli che pesa all’incirca 200 kg, un bel balzo considerando che le batterie per i veicoli elettrici possono pesare anche più di 400 kg, a volte sfiorano 500 kg.
Ora i ricercatori stanno lavorando affinché questa nuova batteria possa ottenere una carica completa in soli 15 minuti, caratteristica che rappresenterebbe un altro passo avanti enorme.
Note e approfondimenti
- Non-porous carbonaceous materials derived from coffee waste grounds as highly sustainable anodes for lithium-ion batteries – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.jclepro.2018.10.024)