Batterio della listeriosi meno diffuso nel settore alimentare dopo pandemia di COVID

Credito: Kateryna Kon, Shutterstock, ID: 1044171901

Un team di ricercatori ha voluto capire come le nuove strategie igienico-sanitarie messe in atto nelle gastronomie al dettaglio a causa della pandemia di COVID-19 abbiano influenzato la diffusione del batterio Listeria monocytogenes giungendo ad una conclusione forse prevedibile: il batterio risultava meno presente nei negozi alimentari al dettaglio rispetto al periodo prima dell’inizio della pandemia, dunque rispetto a prima di marzo dell’anno scorso.[1]

Listeria monocytogenes e listeriosi

Il Listeria monocytogenes è una specie di batterio patogeno che causa la listeriosi. Ha una capacità di sopravvivere eccezionale: può vivere anche in assenza di ossigeno e, in generale, è uno dei patogeni endemici del settore alimentare più virulenti. Si calcola che una percentuale che può andare dal 20 al 30% delle infezioni di listeriosi originate dall’assunzione di alimenti nelle persone più ad alto rischio possa risultare fatale.
Solo negli Stati Uniti, la listeriosi causa 260 decessi all’anno. La listeriosi stessa è al terzo posto nella graduatoria delle malattie generate da patogeni alimentari dopo quelle della salmonella e del Clostridium botulinum.[2]

I campioni e i dati

I ricercatori hanno raccolto 10 campioni per ogni negozio alimentare analizzato. La raccolta é avvenuta per due volte nel giro di 12 mesi in 44 diverse attività gastronomiche al dettaglio in sette stati diversi degli Stati Uniti.
I ricercatori hanno poi testato i campioni per cercare il batterio Listeria monocytogenes e altri batteri del genere Listeria. Tra le tecniche usate c’era anche il sequenziamento del genoma intero.
Inoltre i ricercatori hanno svolto anche un sondaggio con diverse domande rivolte ai gestori o ai lavoratori delle gastronomie al dettaglio durante il periodo di campionamento.[1]

I risultati

I ricercatori scoprivano che la prevalenza della diffusione del Listeria monocytogenes diminuiva dal 5,8% prima del marzo 2020 al 4,3% durante il periodo pandemico. Tra gli ambienti in cui il L. monocytogenes risultava più presente c’era l’acqua stagnante. Inoltre i ricercatori trovavano una prevalenza di Listeria monocytogenes sulle bilance e sui bidoni della spazzatura.[1]

Maggiore consapevolezza dell’importanza della pulizia nel settore alimentare al dettaglio

Si tratta di risultati che, come riferiscono i ricercatori nell’abstract, suggeriscono che c’è stato un aumento della consapevolezza dell’importanza della pulizia nelle attività alimentari al dettaglio. Anche se questa consapevolezza è derivata dal pericolo della diffusione del coronavirus SARS-CoV-2, i cambiamenti hanno portato benefici anche per la diffusione dei batteri del genere Listeria, un importante patogeno di trasmissione alimentare.[1]

Note e approfondimenti

  1. Sanitation and customer service strategies implemented during COVID-19 correlated with lower Listeria monocytogenes prevalence in retail delicatessens – ScienceDirect (DOI: 10.1016/j.foodcont.2021.108701)
  2. Listeria monocytogenes – Wikipedia in inglese
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