
Jeff Bezos ce l’ha fatta ed ha compiuto il suo primo viaggio suborbitale a bordo del razzo New Shepard costruito dai tecnici della Blue Origin. Il lancio è avvenuto da un sito della stessa Blue Origin nei pressi della città di Van Horn, Texas occidentale, alle ore 9:11 locali (ore 15:11 in Italia).
Oltre a trasportare Bezos, la capsula ha ospitato anche il fratello Mark, la ottantaduenne Wally Funk, ora la persona più anziana ad essere andata nello spazio (sebbene solo con un volo suborbitale), un’aviatrice che nel 1961 fu vicina a partecipare ad una missione simile per conto della NASA, e uno studente di fisica olandese diciottenne, Oliver Daemen, il cui papà è riuscito a superare altri concorrenti ad un’asta organizzata per l’ultimo posto disponibile.
La stessa capsula si è spinta fino ad una distanza di 107 km dalla superficie terrestre, dunque in zona suborbitale, per poi ridiscendere con l’aiuto di un paracadute, oltre che dei motori, grazie al quale i quattro sono atterrati tra le sterpaglie di una radura del Texas occidentale.
Tutto è avvenuto in piena sicurezza con un atterraggio verticale tra gli applausi di un gruppo di persone composto perlopiù da dipendenti della Blue Origin. Tra il lancio, il raggiungimento della zona suborbitale e l’atterraggio sono passati poco più di 10 minuti che, probabilmente, per i quattro nella capsula saranno sembrati un’eternità.
La Blue Origin è stata fondata nel 2000, solo sei anni dopo la fondazione di Amazon, ma ha lavorato praticamente di nascosto per diversi anni fuori dai radar del pubblico e dell’informazione. Solo nel 2010 l’azienda ha vinto il suo primo contratto con la NASA diventando di fatto una vera azienda aerospaziale.
Il New Shepard, il razzo che ha trasportato la capsula nella zona suborbitale, è alto 18 m e il suo nome è dovuto ad un astronauta della NASA, Alan Shepard. Quest’ultimo, nel 1961, partecipò al primo volo spaziale con esseri umani a bordo degli Stati Uniti.