
Una squadra di scienziati giapponesi sembra aver dato un impulso determinante per quanto riguarda la ricerca dietro il meccanismo che regola la sintesi di olio nelle cellule delle micro alghe. La scoperta potrebbe risultare infatti molto importante per lo sviluppo di biocarburante rinnovabile.
La quantità di biomassa sulla Terra è circa 10 volte la quantità di energia che attualmente consumiamo. Circa la metà di questa biomassa cresce in ambienti acquatici, e la biomassa base degli oceani, come le microalghe, può produrre carburante senza utilizzare terreni coltivabili e acqua potabile.
La microalga può crescere con luce, acqua, anidride carbonica e una piccola quantità di minerali e le sue cellule si dividono rapidamente, il che significa che possono essere coltivate più velocemente di quanto può avvenire con la biomassa terrestre. Inoltre le alghe possono essere raccolte tutto l’anno, offrendo potenzialmente un’offerta di energia più stabile.
Molte specie di alghe sono in grado di produrre grandi quantità di olio (lipidi), ma è la prima volta che i ricercatori hanno compreso i cambiamenti metabolici che si verificano a livello molecolare nella produzione dei lipidi nelle cellule delle alghe.
In particolare è stata scoperta una nuova specie di micro alga marina, Chlamydomonas sp. JSC4, raccolta in acque salmastre, che combina un elevato tasso di crescita con alti livelli di lipidi.
La ricerca è stata condotta dal professor Tomohisa Hasunuma dell’università di Kobe.
Fonti e approfondimenti
- Making oil from algae – towards more efficient biofuels | Research at Kobe (IA)
- Dynamic metabolic profiling together with transcription analysis reveals salinity-induced starch-to-lipid biosynthesis in alga Chlamydomonas sp. JSC4 : Scientific Reports (IA)