
In un articolo pubblicato su Nature Biotechnology, un gruppo di ricercatori dell’università della Georgia comunica di aver scoperto che manipolando un determinato gene nei pioppi e nel panico verga le piante riescono a crescere meglio e possono essere convertite in biocarburanti in maniera più agevole.
In particolare, i ricercatori hanno manipolato il GAUT4, un gene che controlla i livelli di pectina (in questo caso abbassandoli), a sua volta uno dei componenti delle pareti delle cellule vegetali delle piante.
Secondo Debra Mohnen, membra del Complex Carbohydrate Research Center della UGA e professoressa di biochimica e biologia molecolare presso il Franklin College of Arts and Sciences, il processo odierno per la produzione di biocarburanti è molto costoso e problematico a causa del fatto che bisogna letteralmente rompere la biomassa vegetale con processi che a volte possono essere lunghi e difficoltosi.
Con la manipolazione di questo gene, invece, i ricercatori hanno notato un aumento della crescita delle piante e del rilascio dello zucchero (nel pioppo) oltre ad un aumento generale di circa sei volte della quantità di biomassa.
Proprio l’aumento di biomassa è una caratteristica che fa bene sperare per quanto riguarda la produzione di biocarburanti che a loro volta rappresentano un’alternativa importante per mettere da parte i combustibili fossili.
Secondo Ajaya Biswal, assistente ricercatore al CCRC, “Tendiamo a dimenticare che comprendere la meccanica e la struttura di una pianta come il panico verga è un lungo viaggio. Madre Natura ha impiegato milioni di anni per costruirla, e esplorarla completamente in 10 anni è impossibile – abbiamo ancora molto da imparare”.