
L’ex caserma di Casier, in provincia di Treviso, ospita da diverso tempo il centro di accoglienza per richiedenti asilo.
Attualmente la struttura è stata al centro dell’attenzione perché al suo interno si è generato un vero e proprio focolaio, con 244 persone positive al test su un totale di 309 frequentatori di cui 233 ospiti del centro di accoglienza ed 11 addetti ai lavori.
Tutti i tamponi sono stati effettuati a ritmo sostenuto da parte della ULSS 2 Marca Trevigiana.
L’intensità con cui il COVID-19 si è diffuso ha destato non poche reazioni tra cui quelle del governatore leghista del Veneto, Luca Zaia.
Secondo Zaia, quanto accaduto mette in luce le criticità dei centri di accoglienza sotto vari punti di vista, tra cui appunto quello sanitario.
La struttura in questione, infatti, è ritenuta dallo stesso non idonea a garantire la distanza di sicurezza ed eventuali isolamenti, per cui andrebbe dismessa.
Anche Mario Conte, sindaco di Treviso, ha espresso le proprie perplessità in merito alla gestione della situazione da parte dei gestori del centro di accoglienza ed ha chiesto che venga revocato l’appalto attualmente in corso.
Inoltre, data la difficoltà nell’evitare il contagio all’interno della struttura, il sindaco chiede che non sia permesso a chi vi risiede di allontanarsi fino a quando tutti i tamponi non saranno negativi.
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