Un braccio robotico ispirato ai tentacoli dei polpi è stato sviluppato da un team di ricercatori della Scuola di Ingegneria e di Scienze Applicate (SEAS) di Harvard e dell’Università Beihang di Pechino.
Si tratta di un braccio robotico che è in grado di afferrare, spostare e manipolare moltissime tipologie di oggetti grazie alle sue ventose e grazie al fatto che riesce a flettersi, fin quasi ad attorcigliarsi, su se stesso, proprio come fanno i tentacoli dei polpi veri.
Il design flessibile affusolato fa sì, infatti, che il “braccio” possa avere una presa solida su oggetti di varie forme e di varie consistenze, tanto che può afferrare anche uova o comunque oggetti dalla consistenza molto delicata.
Come spiega August Domel, uno degli autori dello studio relativo al braccio robotico, studio che è stato pubblicato su Soft Robotics, dichiara che le precedenti ricerche su bracci robotici ispirati a polpi si sono concentrate perlopiù sulla mimica dell’aspirazione oppure sul movimento del braccio ma non su entrambe le caratteristiche: “La nostra ricerca è la prima a quantificare gli angoli di affusolamento delle braccia e le funzioni combinate di piegatura e aspirazione, che consente di utilizzare una singola piccola presa per una vasta gamma di oggetti che altrimenti richiederebbero l’uso di più prese”.
Il segreto del braccio robotico, ispirato al tentacolo dei polpi, sta nelle sue ventose, veri aspiratori biomimetici basati sul vuoto che sostanzialmente possono attaccarsi su qualsiasi superficie.
Il braccio robotico, denominato Festo Tentacle Gripper, rappresenta la prima implementazione integrata di una tecnologia del genere, basate su ventose ispirate a quelle dei polpi, in un prototipo commerciale.
Approfondimenti
- Octopus Arm-Inspired Tapered Soft Actuators with Suckers for Improved Grasping | Soft Robotics (IA) (DOI: 10.1089/soro.2019.0082) (PDF – PDF su IA)