
Un team di ricercatori dell’Università di Melbourne ha voluto indagare sull’eventuale esistenza del collegamento tra la bronchite sviluppata durante il periodo infantile e il rischio di malattie polmonari negli stessi soggetti durante la mezza età. I ricercatori giungono alla conclusione che effettivamente il collegamento sembra esistere e che i bambini che hanno avuto la bronchite, anche per una sola volta, durante i primi sette anni di vita sembrano avere probabilità più grandi di incorrere in problemi polmonari durante l’età avanzata (rispetto ai soggetti che non hanno avuto la bronchite da bambini).[1]
Collegamento tra la bronchite infantile e i problemi polmonari durante la fase adulta
La ricercatrice aveva già realizzato uno studio su questo collegamento giungendo a risultati simili. In questo nuovo studio, pubblicato sulla rivista BMJ Open Respiratory Research,[2] i ricercatori hanno voluto verificare il collegamento tra la bronchite infantile e i problemi polmonari durante la fase adulta utilizzando dati di più di 8500 persone con un follow-up medio di 46 anni.
Dati di più di 8500 persone nate dell’area della Tasmania nel 1961
La ricercatrice Jennifer Perret ha utilizzato i dati di più di 8500 persone nate dell’area della Tasmania nel 1961. Si tratta di uno studio prospettico a lunghissimo termine, come spiega la stessa ricercatrice. In media i partecipanti dello studio sono stati infatti monitorati per un periodo di tempo di 46 anni. Il 42% dei partecipanti era anche stato sottoposto ad un questionario tra cui c’erano anche domande relative alle loro condizioni polmonari diagnosticate tra il 2012 e il 2016.[1]
Scoperte
I ricercatori scoprivano che i partecipanti a cui erano state maggiormente diagnosticate condizioni come polmonite e asma erano anche andati maggiormente incontro alla bronchite quando erano bambini.
“Rispetto alla maggioranza che non ha mai avuto bronchite, c’è stato un aumento incrementale del rischio di asma e polmonite successive che si è rafforzato più spesso una persona aveva sofferto di bronchite da bambino, e soprattutto se aveva episodi ricorrenti che si prolungavano per almeno un mese di durata”, spiega la Perret.[1]