
Un team di ricercatori ha individuato quello che potrebbe essere come un nuovo obiettivo terapeutico per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), come rivela un comunicato dell’Università della Tecnologia di Sydney.
La broncopneumopatia cronica ostruttiva è spesso collegata al fumo del tabacco oppure all’inquinamento atmosferico ed è una delle cause di morte più comuni al mondo.[1]
Piccola molecola di RNA denominata microRNA-21
In questo caso i ricercatori hanno realizzato uno studio preclinico trovando livelli più alti di una piccola molecola di RNA denominata microRNA-21. Usando un inibitore specifico per questa molecola (l’antagomir-21), i ricercatori ottenevano buoni risultati in termini di riduzione dell’infiammazione e di ripristino di funzioni polmonari normali.
La sostanza in questione, l’antagomir-21, infatti, diminuiva l’espressione della molecola microRNA-21 e sopprimeva il numero delle cellule infiammatorie, tra cui neutrofili, linfociti, macrofagi e citochine. Tutto ciò avveniva nelle vie aeree e nei polmoni.[1]
Nuovo approccio terapeutico per broncopneumopatia cronica ostruttiva?
Come spiega Phil Hansbro, autore senior dello studio pubblicato su Science Translational Medicine, la molecola microRNA-21 è alla base di diversi processi biologici ma quando è i suoi livelli aumentano troppo ciò può essere collegato alla BPCO. Secondo lo stesso scienziato, il metodo usato nello studio che ha realizzato insieme ai colleghi potrebbe rivelarsi utile come nuovo approccio terapeutico per questa malattia, almeno per rallentare la sua progressione.
Il fatto è che il meccanismo di fondo della BPCO ancora non è noto del tutto di scoprire un eventuale nuovo bersaglio terapeutico potrebbe essere molto importante per un possibile trattamento.[1]