Buco nero di massa stellare scoperto in ammasso globulare grazie alla sua attrazione

Un buco nero di massa stellare è stato scoperto nell’ammasso globulare NGC 3201 grazie al comportamento molto strano di alcune stelle ad esso vicine, disturbate dalla gravità dello stesso buco nero.
Si tratta della prima volta in cui viene rilevato un buco nero di massa stellare all’interno di un ammasso globulare e della prima volta che lo si rileva analizzando principalmente e direttamente la sua attrazione gravitazionale.

Il gruppo di astronomi ha utilizzato lo strumento MUSE del Very Large Telescope in Cile. Grazie al telescopio hanno prima scoperto una particolare stella nel suddetto ammasso stellare che si comportava in maniera strana. I primi sospetti, relativi alla presenza di un buco nero, si sono subito fatti concreti quando gli stessi astronomi hanno accertato che la stella orbita intorno ad un buco nero, naturalmente invisibile (nell’immagine una raffigurazione artistica dell’oggetto), che vanta una massa equiparabile a quattro volte quella solare.
Il cluster può essere individuato nella costellazione delle Vele ed è denominato NGC 3201.

Il comportamento strano della stella era relativo soprattutto ai suoi movimenti repentini durante i quali veniva letteralmente lanciata avanti e indietro a velocità di diverse centinaia di migliaia di chilometri all’ora con un pattern ben definibile.
Secondo Benjamin Giesers, astronomo ed uno dei principali autori dello studio, “Fino a poco tempo fa, si pensava che quasi tutti i buchi neri scompaiano dai cluster globulari dopo un breve periodo e che sistemi come questo non dovrebbero nemmeno esistere! Ma chiaramente non è questo il caso”.

Fonti e approfondimenti

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