Calo dei posti di lavoro in aziende manifatturiere causa forti abbassamenti dei tassi di fertilità

Un nuovo studio certifica il fatto che le forti crisi economiche, come la grande recessione avvenuta a cavallo tra gli anni 2000 e gli anni 2010, possono causare, tra le altre cose, un forte declino della fertilità umana.
Inoltre questo studio mostra che quando i livelli economici poi si normalizzano, alla fine della crisi, e i tassi di occupazione si alzano di nuovo, i tassi di fertilità continuano a restare bassi.

Lo studio, realizzato dal sociologo dell’Università del Wisconsin-Madison Nathan Seltzer e pubblicato su Demography, identifica in particolare abbastanza chiaramente un collegamento tra il declino a lungo termine dei posti di lavoro nel settore manifatturiero e la riduzione dei tassi di fertilità.
Per arrivare a questa conclusione lo studioso ha analizzato le nascite negli Stati Uniti, contea per contea, avvenute nel corso di 24 anni e ha scoperto che le industrie locali produttrici di beni svolgevano un ruolo molto forte in relazione al numero di figli.

Questo legame risultava poi particolarmente forte per le donne ispaniche per le quali una più grande percentuale lavora in queste industrie produttrici di beni rispetto a donne di altri gruppi razziali o etnici.
A tal proposito il ricercatore riferisce questo dato: dal 2006 al 2014 le imprese manifatturiere negli Stati Uniti sono diminuite del 2,4% e, proprio in questo periodo, la fertilità delle donne ispaniche è diminuita parallelamente del 24%. La fertilità delle donne di altri gruppi razziali diminuiva invece del 7-8%.

Lo stesso studio riferisce che risulta improbabile che i tassi di fertilità generali statunitensi possano tornare ai livelli precedenti l’ultima grande recessione in quanto le imprese manifatturiere decrescono sempre di più in termini di numero e di produttività.

Lo afferma abbastanza chiaramente anche lo stesso Seltzer nella comunicato stampa di presentazione dello studio: “Queste tendenze strutturali stanno guidando questa crescente precarietà finanziaria e influenzando le decisioni delle donne e delle coppie di avere figli. Le aree metropolitane che hanno subito flessioni più ripide nelle aziende produttrici di beni hanno maggiori probabilità di subire un declino più marcato dei tassi di fertilità”

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