Cambiamenti climatici, mondo non riuscirà a cooperare: scenari nefasti secondo intelligence USA

Credito: geralt, Pixabay, 216834

È lungo più di 20 pagine il rapporto realizzato dall’intelligence nazionale statunitense[1] riguardo ai cambiamenti climatici in corso e soprattutto sul loro impatto relativo alla stabilità internazionale: le previsioni non sono affatto rosee, come spiega la BBC.[2]
L’impatto, esaminato da esperti provenienti da tutte le 18 agenzie di intelligence nazionali, si spinge fino al 2040. Probabilmente, secondo gli esperti, il mondo non riuscirà a cooperare e si creeranno pericolose concorrenze e instabilità più o meno locali che naturalmente avranno un’influenza globale.

Paesi cercheranno ad ogni costo di difendere loro economie

Molti paesi cercheranno ad ogni costo di difendere il loro apparato economico e di trarre vantaggio dallo sviluppo delle nuove tecnologie e ciò potrebbe portare diverse nazioni a non agire riguardo al riscaldamento globale in corso. Il rapporto, infatti, spiega che sono più di 20 i paesi che attualmente si affidano all’utilizzo di combustibili fossili per supportare più o meno pienamente le proprie economie. Molti di questi paesi vedono il 50% delle loro entrate derivare proprio dall’utilizzo di combustibili fossili. Un calo dell’utilizzo di questi ultimi abbasserebbe nettamente il loro livello di esportazioni mettendoli a dura prova. Il riferimento è soprattutto ai paesi del Medio Oriente che sono tra l’altro quelli che molto probabilmente affronteranno gli effetti climatici più duri.

Tra pochi anni effetti si faranno sentire in tutto il mondo

In ogni caso tra pochi anni gli effetti dei cambiamenti climatici in corso si faranno sentire in tutto il mondo e ciò produrrà in diverse aree anche riduzioni importanti dei livelli di energia, di cibo e di acqua nonché di sicurezza sanitaria. Ad essere più in pericolo in tal senso sono 11 paesi: Birmania, Afghanistan, Pakistan, India, Corea del Nord, Haiti, Guatemala, Nicaragua, Honduras, Colombia e Iraq. Ad essere particolarmente a rischio ci sono anche diversi paesi dell’Africa centrale e diversi piccoli Stati del Pacifico.

Rifugiati e accesso all’acqua

Le destabilizzazioni si propagherebbero comunque molti altri paesi anche a causa degli enormi flussi di rifugiati che seguirebbero, flussi che potrebbero essere una minaccia molto forte soprattutto per quanto riguarda il confine meridionale degli Stati Uniti.
Anche l’accesso all’acqua sarà un problema non di poco conto e riguarderà molti paesi del Medio Oriente e del Nordafrica. Problemi in tal senso si avranno anche nei paesi che si affacciano sul bacino del fiume Mekong, come un’ampia area della Cina, la Cambogia e il Vietnam.

Geoingegneria: un altro grande fattore di destabilizzazione

Un altro pericolo, secondo il rapporto, potrebbe provenire dall’utilizzo di tecniche di geoingegneria per contrastare i cambiamenti climatici. Tecniche come la manipolazione o l’invio di particelle nell’atmosfera per imitare gli effetti di riscaldamento globale o per raffreddare una particolare zona oceanica potrebbero essere utili solo sul breve periodo oppure potrebbero spostare il problema in un’altra regione appartenente a ad un’altra nazione e quindi creare notevoli tensioni territoriali. I regolamenti internazionali riguardo le nuove pratiche geoingegneristiche, infatti, sono molto scarsi, pressoché inesistenti.

La Cina

Inoltre un accenno alla Cina: questo paese affronterà dei rischi climatici in media più gravi rispetto agli altri paesi, rischi quali l’innalzamento del livello del mare che andrà a colpire milioni di persone nelle fasce costiere o le inondazioni delle aree interne. Si tratta di fenomeni che andranno ad intaccare le infrastrutture energetiche e avranno un impatto più o meno massiccio sulla sicurezza alimentare del paese e sulle scorte di cibo. È chiaro che questi fenomeni non faranno altro che aumentare le tensioni internazionali tra la Cina e gli altri paesi, molto probabilmente anche tra la Cina e gli stessi Stati Uniti con tanto di aumento di instabilità internazionale al seguito.

Note e approfondimenti

  1. Climate Change and International Responses Increasing Challenges to US National Security Through 2040 (rapporto in PDF)  (IA)
  2. Climate change will bring global tension, US intelligence report says – BBC News (IA)
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