
18 milioni di anni fa le savane, oggi tipiche solo delle aree tropicali, esistevano anche alle medie latitudini, come quelle del Nordamerica. Un nuovo studio, condotto da ricercatori dell’Università di Bristol e dell’Università di Helsinki, si è concentrato sugli artiodattili, un gruppo di grandi ungulati erbivori in cui erano e sono presenti anche cammelli ed antilopi.
I ricercatori in particolare hanno confrontato questi animali delle savane nordamericane con quelli delle savane africane giungendo alla conclusione che, ecomorfologicamente parlando, i due gruppi sono abbastanza simili e ciò riguarda soprattutto i camelidi.
“Le savane nordamericane ospitavano una grande varietà di camelidi. In realtà, i camelidi hanno avuto origine e si sono diversificati per la prima volta in Nord America, dove hanno vissuto per oltre 40 milioni di anni e hanno avuto un successo e una diffusione incredibili”, spiega Nuria Melisa Morales García, ricercatrice dell’Università di Bristol e autrice principale dello studio.
Per giungere a queste conclusioni hanno effettuato analisi, nonché misurazioni, di vari resti ossei di artiodattili estintisi che hanno vissuto nelle savane nordamericane, ossa come quelle dei crani, delle mascelle e degli arti.
Hanno dunque confrontato queste analisi con quelle delle ossa degli animali che vivono oggi nella savana del Serengetieti, Africa orientale.
Tra i camelidi che vivevano nelle savane nordamericanec’erano i Camelops, un genere di cammelli, oggi estinto, che proliferò dall’Alaska al Messico fino alla fine del pleistocene. Si pensa che condivida un antenato comune con il dromedario odierno (Camelus dromedarius) e con il cammello (Camelus bactrianus).
Tra le poche differenze che hanno trovato, c’è quella relativa al fatto che le savane nordamericane dovevano essere più secche delle odierne savane africane in quanto gran parte di camelidi nordamericani estinti sembrano essere abbastanza simile all’odierno eland, detta anche antilope alcina, un’antilope che si è adattata oggi ad un ambiente molto arido con diete a base di foglie ed erba.
Come sono scomparse le savane nordamericane? Con i cambiamenti climatici avvenuti nel neogene: le temperature diminuirono e la fauna cominciò a diminuire in numero e in diversità.
Approfondimenti
- June: ancient savanna camelids | News and features | University of Bristol (IA)
- Frontiers | The Neogene Savannas of North America: A Retrospective Analysis on Artiodactyl Faunas | Earth Science (IA) (DOI: 10.3389/feart.2020.00191)
Articoli correlati
- Foreste tropicali secche stanno scomparendo secondo studio
- Incredibili quantità di plastica trovate negli stomaci dei cammelli arabi
- Sono più di 5000 i cammelli uccisi in Australia dai cecchini
- Ecco come fanno i cammelli a resistere settimane senza acqua
- Nuovo nanobody prelevato da alpaca sbarra strada a SARS-CoV-2 prima che entri nelle cellule
- Iene vissero anche nell’Artico durante ultima era glaciale
- I terribili Canis dirus nordamericani del tutto separati dai moderni lupi grigi a livello evoluzionistico
- 25 milioni di anni fa cicogne non portavano i bambini ma ingoiavano prede intere