Canapa nel mangime dei bovini allevati, scienziati sondano questa possibilità

Germogli di piante di canapa industriale (credito: College of Veterinary Medicine, Kansas State University)

Capire se è sicuro incorporare canapa industriale nei mangimi per i bovini: è questo l’obiettivo si sono posti alcuni ricercatori dell’Università Statale del Kansas a seguito del Farm Bill del 2018, la nuova legge statunitense che ha legalizzato la canapa in molti settori all’interno del territorio degli Stati Uniti. Secondo gli esperti, la canapa industriale potrebbe essere inclusa nei mangimi dei bovini allevati.
Al momento la canapa in Kansas può essere coltivata ma non può essere somministrata come mangime al bestiame perché ancora non ci sono studi sufficienti riguardanti l’accumulo di residui di cannabinoidi che possono finire nella carne o nel latte di cui poi gente si alimenta, come spiega Hans Coetzee, professore di anatomia e fisiologia del College of Veterinary Medicine dell’università statunitense.

Ecco perché il team di ricercatori di questa università ha ricevuto una sovvenzione onde eseguire nuovi studi per capire e stabilire le concentrazioni di cannabinoide nel bestiame a seguito di immissione della canapa industriale nel loro mangime.
Attualmente la canapa industriale viene già usata per produrre oli, semi, fibre e medicinali, come spiega Michael Kleinhenz, assistente professore di medicina ed esperto di carne bovina.
I residui della coltivazione della canapa, della quale vengono usati perlopiù i semi e le fibre, sono sottoprodotti fatti da foglie, foraggio e fibre vegetali. Si tratta di sottoprodotti che attualmente sono solo dei rifiuti ma che potrebbero essere adatti per essere inseriti nei mangimi degli animali. Contengono, infatti, perlopiù cellulosa, qualcosa che gli stessi ruminanti, soprattutto i bovini, apprezzano e digeriscono molto bene.

La sostanza che preoccupa di più è il tetraidrocannabinolo (THC). In passato o ci sono state ricerche di questo tipo ma sono concentrate perlopiù, oltre che sugli esseri umani, solo su topi e suini, non sui bovini.
Secondo quanto spiega Kleinhenz, i bovini stessi possono usare senza particolari problemi i sottoprodotti della canapa industriale perché sono capaci di digerire il materiale vegetale della cellulosa all’interno del loro rumine, un organo tipico dei ruminanti e fa parte della loro sistema digerente. Tuttavia è palese che studi approfonditi dovranno essere eseguiti prima di permettere un approccio del genere agli agricoltori e agli allevatori.

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