Capacità di camminare esisteva nei pesci molto prima dell’avvento degli animali terrestri

Tiktaalik che lascia l'acqua per dirigersi sulla terraferma (credito immagine: Zina Deretsky/National Science Foundation )

La vita è nata nell’acqua ed è qui che si è sviluppata per molte centinaia di milioni di anni senza che la terraferma venisse mai toccata. Ad un certo punto vi è stata la transizione quando i primi tetrapodi hanno cominciato a lasciare l’acqua e a contrastare la gravità grazie ai quattro arti.
Tuttavia le modalità con le quali questi primi pesci hanno lasciato l’acqua non sono state mai ben chiare.
Una nuova ricerca, pubblicata su Cell , suggerisce che la capacità di camminare, intesa come presenza di circuiti neurali nel cervello atti allo scopo, era già presente nei pesci molto prima di quanto si potesse pensare.

Oggi animali terrestri (compresi diverse specie di pesci terrestri) condividono questo circuito neurale che si è sviluppato in un lontano antenato comune circa 420 milioni di anni fa. Questo antenato utilizzava questa capacità per muoversi molto probabilmente sul fondale marino.
Una delle specie di pesce candidate a rivestire il ruolo di primo tetrapode terrestre è stato il Tiktaalik, i cui primi fossili ritrovati risalgono a 375 milioni di anni fa.

Si tratta di un pesce speciale in quanto, oltre a poter vantare tutte le caratteristiche dei pesci, poteva contare anche sulle ossa del polso, una caratteristica che gli permise di potersi sorreggere sulle proprie zampe, diversamente da altre specie con zampe precedenti.
Questa nuova ricerca mostra che, oltre alla caratteristica di cui sopra, si rivelò essenziale anche un relativo circuito neurale, del tutto nuovo, per poter imparare a camminare e questo circuito deve essersi sviluppato già nell’acqua, prima dell’avvento effettivo degli animali terrestri.

Fonti e approfondimenti

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