La carenza globale dei chip potrebbe durare per tutto il 2022 secondo un rapporto pubblicato dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Il problema dell’approvvigionamento dei semiconduttori sta infatti mettendo in ginocchio diversi settori che si basano proprio sull’utilizzo di questi importanti componenti per i propri prodotti.
Secondo quanto riferisce il segretario del dipartimento, Gina Raimondo, attualmente non siamo nemmeno vicini a quel punto che ci vedrà fuori da questa crisi. Ci sono aziende che stanno soffrendo più di altre. Quelle del settore della banda larga, quelle delle automobili e quelle dei dispositivi medici, per esempio, sono tra le aziende che stanno soffrendo di più.
La stessa Raimondo ha citato anche l’aiuto di 52 miliardi di dollari proposto dal presidente Biden con l’Innovation and Competition Act (USICA). Si tratta di un aiuto economico che potrebbe rimettere in piedi la produzione americana di semiconduttori onde rendere più resistenti le catene di approvvigionamento per i prossimi anni. Tuttavia si prevede che le fabbriche produttrici di chip che dovrebbero essere realizzate con questi aiuti economici richiederanno anni affinché possano essere realmente pronte. Lo stesso disegno di legge ancora non è stato approvato alla Camera.
Approfondimenti
Articoli correlati
- Nuovo transistor bidimensionale fatto con grafene ha spessore di un nanometro
- In arrivo il primo computer quantistico desktop?
- Nuovo chip ottico permette velocità di di 44,2 terabit al secondo su Internet
- Metaverso? Serviranno potenza computazionale enorme e decenni di sviluppo
- Nuovo chip permette simulazioni della realtà così veloci da “prevedere” il futuro
- Chip di silicio che comunicano con luce, sviluppato nuovo metodo innovativo ed economico
- Nuovi chip adattivi basati sul germanio futuro dell’intelligenza artificiale?
- Nuovo chip fotonico promette computer quantistici più scalabili