Carne di insetti coltivata in laboratorio: è questo il futuro secondo scienziati

Quando si pensa al cibo del futuro si parla tanto di carne bovina cresciuta in laboratorio oppure di insetti ma un nuovo studio, apparso su Frontiers in Sustainable Food Systems, prevede che il cibo più sostenibile sarà un misto tra le due cose: la “carne” di insetti cresciuta in laboratorio. Gli insetti potrebbero essere infatti geneticamente modificati per crescere ai massimi livelli e per ottenere determinati livelli di nutrizione e di sapore. Proprio per questo questi allevamenti di insetti potrebbero essere l’alternativa ecocompatibile all’allevamento tradizionale del bestiame che sta letteralmente distruggendo il nostro pianeta e che è una delle principali cause del degrado di diversi ecoambienti, a partire dal terreno.

Attualmente esistono progetti di modifiche genetiche proprio del bestiame “classico” ma si tratta di progetti che, secondo i ricercatori della Tufts University, possono fare ben poco per alleviare i grossi problemi odierni apportati dall’allevamento tradizionale.
Parallelamente lo stesso allevamento di insetti non può essere portato avanti similmente a meno che, appunto, secondo i ricercatori non si eseguono modifiche genetiche agli insetti stessi e si realizzino direttamente colture di cellule di insetto. Queste ultime, secondo Natalie Rubio, l’autrice principale dello studio, “richiedono meno risorse e un controllo ambientale a minor consumo energetico, poiché hanno minori requisiti di glucosio e possono prosperare in una gamma più ampia di condizioni di temperatura, pH, ossigeno e osmolarità”.

Inoltre, dato che le cellule di insetto sono argomento già ben conosciuto perché utilizzate spesso per la produzione di insetticidi, farmaci e vaccini vari, le alterazioni genetiche necessarie per una produzione su larga scala di “carne di insetto” risulterebbero anche più semplici da raggiungere e neanche troppo drammatiche in termini di costo.
E il sapore? Secondo la scienziata è impossibile determinare a priori quale sarà il sapore della “carne” di insetto coltivata in laboratorio ma il potenziale di una tecnica del genere resta “immenso” e alla fine la labricoltura degli insetti potrebbe portare ad un alimento con una sapore abbastanza familiare e accettabile.

Fonti e approfondimenti

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