
Un nuovo tipo di materiale, fatto delle stesse fibre che si utilizzano nei giubbotti antiproiettile, è stato utilizzato per costruire cartilagine artificiale. La cartilagine naturale possiede alcune caratteristiche fisiche fondamentali tra cui la rigidità ma anche un certo contenuto di acqua, difficilmente riproducibili dei materiali artificiali.
La ricerca, pubblicata su Advanced Materials il 4 gennaio, è stata portata avanti da Nicholas Kotov, un chimico dell’Università del Michigan ad Ann Arbor.
Lo studioso, insieme ai suoi colleghi, han scoperto infatti che questo materiale riesce a mantenere la propria forma anche quando viene strizzato o stirato, una caratteristica che si rivela fondamentale per quello che deve fare la cartilagine all’interno del corpo.
Il materiale è costituito da una miscela polimerica, una sorta di idrogel, fatto essenzialmente da acqua e da nanoversioni delle fibre che si utilizzano per costruire le parti interne dei giubbotti antiproiettile.
Si tratta di un’applicazione che potrebbe risultare utile per i pazienti con osteoartrosi, ossia quelli con danni alla cartilagine più che alle ossa. In generale, questo nuovo tipo di idrogel potrebbe rivelarsi utile anche per alleviare gli infortuni, ad esempio quelli sportivi, in cui sono rimasti danneggiati tendini o legamenti.
Fonti e approfondimenti
- This artificial cartilage gets its strength from the stuff in bulletproof vests | Science News (IA)
- Water-Rich Biomimetic Composites with Abiotic Self-Organizing Nanofiber Network – Xu – 2017 – Advanced Materials – Wiley Online Library (IA), DOI: 10.1002/adma.201703343
- Autori ricerca:
- Crediti immagine: Joseph Xu/Michigan Engineering Communications & Marketing