
Un nuovo focolaio di vaiolo delle scimmie è stato individuato in Europa. Michael Head, un ricercatore dell’Università di Southampton, ne parla in un nuovo articolo su The Conversation confermando innanzitutto l’esistenza del focolaio europeo e spiegando che il primo caso è stato confermato il 6 maggio nel Regno Unito.[1]
Non è la prima volta che viene segnalato un caso di vaiolo delle scimmie nel Regno Unito
Tuttavia il ricercatore spiega che non è la prima volta che viene segnalato un caso di vaiolo delle scimmie nel Regno Unito: furono segnalati tre casi nel 2021 e un caso nel 2018. Si tratta di infezioni sono molto rare nel Regno Unito, e in generale in Europa, e nella stragrande maggioranza dei casi tendono a diffondersi nel nostro continente a seguito di viaggi internazionali in aree endemiche.
È la più grande epidemia di vaiolo delle scimmie mai individuata in Europa
L’attuale focolaio ha visto la segnalazione di cinque casi di vaiolo delle scimmie in Portogallo (segnalazione del 18 maggio), regione in cui ci sono indagini su altri 20 casi sospetti. Nello stesso giorno sono poi stati segnalati altri otto casi sospetti in Spagna. Al momento, anche se i casi sono pochi, è “la più grande epidemia di vaiolo delle scimmie mai individuata in Europa”, come spiega lo stesso Head, anche se non si può dire con sicurezza che i casi europei siano tutti collegati.[1]
Il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie fu individuato nelle scimmie da laboratorio verso la fine degli anni 50 del secolo scorso. Dato che i ricercatori non sono del tutto sicuri che le scimmie siano i serbatoi animali principali, la denominazione “vaiolo delle scimmie” potrebbe essere dunque impropria. Probabilmente, spiega Head, i principali portatori del virus sono animali più piccoli, forse i topi.[1]
Malattia è provocata dal “Monkeypox virus”
La malattia è provocata dal “Monkeypox virus”, un virus del genere Orthopoxvirus simile ai virus del vaiolo (Variola virus). Il Monkeypox virus è però meno trasmissibile del virus dell’vaiolo. Tra i sintomi della malattia ci sono eruzione cutanea, febbre e la comparsa di vesciche caratteristiche. I sintomi di solito scompaiono dopo poche settimane ma ci possono essere anche casi gravi e la nascita di veri e propri focolai con tassi di mortalità compresi tra l’1% il 15%.[1]
Secondo quanto spiega il ricercatore, che si rifà ad alcune dichiarazioni rilasciate dalla UK Health Security Agency (agenzia sanitaria del Regno Unito), l’attuale epidemia di vaiolo delle scimmie in Europa non può essere spiegata solo con ai viaggi internazionali. Probabilmente si è verificata una “trasmissione comunitaria”. Ci sono tantissime cose che non sappiamo di questo virus, spiega il ricercatore, ma sappiamo che può essere trasmesso anche solo con il contatto pelle a pelle che comunque deve essere prolungato e stretto. Questo significa che potrebbe essersi diffuso anche non per via direttamente sessuale ma solo tramite il contatto che comunque durante i rapporti possono essere molto stretti.[1]