C’è un oceano sotterraneo di acqua liquida su Plutone? Le nuove analisi dei criovulcani

La regione del Monte Wright su Plutone (credito: DOI: 10.1038/s41467-022-29056-3 | Singer, K.N., White, O.L., Schmitt, B. et al. Large-scale cryovolcanic resurfacing on Pluto. Nat Commun 13, 1542 (2022))

Nuovi dettagli della superficie di Plutone arrivano da un nuovo studio pubblicato su Nature Communications.[1] I ricercatori si sono interessati in particolare ad una rete di vulcani di ghiaccio che sembrano aver eruttato, e neanche tanto tempo fa, della fanghiglia ghiacciata sulla superficie del pianeta nano.

Criovulcani su Plutone attivi di recente

Si tratta di conformazioni simili a quelle dei vulcani terrestri ma invece di eruttare lava e roccia fusa emettono ghiaccio, un fenomeno già conosciuto e denominato anche “criovulcanismo”.
I ricercatori hanno rianalizzato i dati raccolti nel corso del tempo dalla sonda New Horizons scoprendo che la “lava” ghiacciata è stata eruttata recentemente dai criovulcani su Plutone, una prova che questo tipo di attività geofisica è ancora presente sul pianeta o comunque è stata attiva in un passato geologico non lontano.

Serbatoi liquidi sotto la superficie di Plutone?

Si tratta di risultati importanti in quanto se questi criovulcani sono attivi e continuano ad esserlo anche oggi vuol dire che le aree sotterranee che si trovano sotto di essi potrebbero essere oggi, o potrebbero esserlo stato in un periodo non troppo distante nel tempo, calde e in parte liquide.
In sostanza sotto la superficie di Plutone potrebbero trovarsi dei serbatoi fatti di ghiaccio ma forse anche di acqua liquida.

Oceano sotterraneo?

Questi serbatoi potrebbero essere riforniti da un oceano e proprio la presenza di un oceano sotterraneo è una cosa che interessa tutti quelli che cercano vita extraterrestre. La presenza di un oceano sotterraneo o di masse d’acqua liquida sotto la superficie di Plutone sarebbe una cosa strana: non dovrebbe esistere calore proveniente dal centro del pianeta o dal suo nucleo, così come avviene sulla Terra, in quanto su Plutone non c’è una quantità di elementi radioattivi sufficiente da generare un certo livello di calore.

C’è una fonte di calore all’interno di Plutone?

E al momento gli scienziati non riescono a fornire una spiegazione forte della eventuale presenza di una fonte di calore sotto la superficie. Su alcune lune del sistema solare, come Europa, luna di Giove, ed Encelado, luna di Saturno, il calore arriva da un fenomeno collegato all’interazione gravitazionale che queste lune hanno con i due giganti gassosi. Ma ciò, naturalmente, non è applicabile per Plutone. Eppure quest’ultima analisi suggerisce che potrebbero esserci serbatoi sotterranei liquidi.

Attività dei criovulcani

Le attività dei criovulcani non sono una novità: sono state individuate in diversi corpi del sistema solare, a partire da Cerere, un pianeta nano nella fascia degli asteroidi, fino a Tritone, luna di Nettuno. L’eruzione di lava ghiacciata da un criovulcano extraterrestre in realtà non è stata mai osservata direttamente. Intercettarne una su questo pianeta così lontano, spiega un nuovo articolo del New York Times, sarebbe un bel colpo. Questi criovulcani emettono un fluido ghiacciato che esce molto lentamente da uno sfiato posto sopra una cupola. Questa “lava” è in realtà una massa gelida e mucillaginosa caratterizzata dalla presenza di diversi composti chimici congelati.

Monte Wright e il Monte Piccard

I ricercatori hanno analizzato quelli che precedenti ricerche avevano etichettato come due criovulcani: il Monte Wright e il Monte Piccard. Secondo i ricercatori non si tratta di due grossi criovulcani ma più che altro cupole, dunque formazione più piccole, le quali si sono formate proprio dall’uscita della “lava” ghiacciata.
Essendo appiccicosa e venendo eruttata lentamente, questa “lava” non forma vere e proprie strutture montuose ma piuttosto delle cupole piuttosto schiacciate. Diverse di esse, però, possono nascere una sopra l’altra e possono poi alla fine formare una massa di tipo montuoso.

Note e approfondimenti

  1. Large-scale cryovolcanic resurfacing on Pluto | Nature Communications (DOI:/10.1038/s41467-022-29056-3)
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