
Campi elettrici per radunare le cellule come se fossero greggi di pecore: è l’interessante risultato raggiunto in laboratorio da un gruppo di ricercatori di Princeton. Questi ultimi hanno infatti creato un dispositivo che, a detta del comunicato stampa che descrive lo studio, permette di dirigere con un certo livello di precisione i movimenti delle cellule solo con la manipolazione dei campi elettrici.
Una tecnica del genere potrebbe aprire possibilità nuove per quanto riguarda il comparto dell’ingegneria dei tessuti o anche per trattare con nuove modalità la guarigione delle ferite, la riparazione degli stessi vasi sanguigni e in generale il trattamento con i tessuti.
I ricercatori si sono basati su un fenomeno che esiste all’interno del nostro corpo e che è denominato elettrotassi: i segnali elettrochimici del corpo stesso possono in qualche modo influenzare non solo la crescita e lo sviluppo delle cellule ma anche la loro migrazione. Si tratta di un fenomeno simile per certi versi alla chemiotassi, un fenomeno in cui le cellule rispondono invece alle differenze di concentrazione chimica e che è certamente meglio compreso.
Nel loro lavoro, pubblicato su Cell Systems, i ricercatori spiegano le funzionalità della nuovo dispositivo, fatto di parti economiche e relativamente disponibili, grazie al quale riescono a manipolare e a calibrare i movimenti delle cellule in coltura in maniera affidabile e irripetibile.
“Ci sono molte incognite su come le singole cellule rilevano tali campi”, spiega Daniel Cohen, professore di ingegneria meccanica e aerospaziale e autore senior della ricerca. “Ma il bello della dinamica della folla è che anche se non capisci tutto sugli individui, puoi comunque progettare comportamenti a livello di gruppo per ottenere risultati pratici”.