
Un’interessante scoperta riguardo all’autorigenerazione delle cellule di un particolare organo presente nel corpo di una specie di moscerino della frutta è stata fatta da un team di ricercatori del Carnegie Institution for Science. Secondo i ricercatori si tratta di una scoperta che potrebbe essere utile per trattare la calcolosi renale.[1] Lo studio è stato pubblicato su Science Advances.[2]
Cellule staminali adulte
Le cellule staminali adulte (e non quelle embrionali) hanno un limite in termini di autorigenerazione. Come spiega il comunicato del Carnegie, sono presenti in tessuti specifici (ad esempio nel rivestimento dell’intestino oppure nella pelle) e possono in effetti eseguire una sorta di rinnovazione del parco cellule dopo stress o lesioni.
Drosophila pseudoobscura
Tuttavia questi limiti sembrano non caratterizzare un particolare organo di una mosca della frutta, quella della specie Drosophila pseudoobscura.
Questa mosca, molto utilizzata negli studi di laboratorio, è originaria del Nord America occidentale ed è stata la seconda Drosophila perlaquale è stato sequenziato l’intero genoma dopo la più nota Drosophila melanogaster.
Tubulo malpighiano può autorigenerarsi
I ricercatori hanno scoperto che le cellule staminali adulte presenti in un particolare organo della Drosophila pseudoobscura, il tubulo malpighiano (un analogo del rene degli esseri umani), possono autorigenerarsi, una sorta di vero e proprio rimodellamento dell’organo, a seguito di calcoli renali. Come spiega Chenhui Wang, oggi professore alla Shanghai Tech University, uno dei ricercatori impegnati nello studio, queste cellule, una volta attaccate dai calcoli renali, cominciano ad allargare i tessuti per prevenire i blocchi. Si tratta di alterazioni irreversibili tanto che, dopo la fase di scirri modellazione, il tessuto raggiunge un nuovo livello di stabilità e di normalità.
Effetto collaterale
C’era tuttavia un effetto collaterale: gli scienziati scoprivano che, a seguito del rifacimento del tubulo malpighiano dopo i calcoli renali, le mosche mostravano una sensibilità più grande al sale ed una fertilità ridotta.
Schema di ritenzione
Secondo i ricercatori le cellule staminali presenti in quest’organo di questa specie di mosca restano, dopo lo stadio larvale, in una “sorta di schema di ritenzione”, come lo chiama Allan Spradling, autore dello studio. Secondo i due ricercatori queste mirabili capacità di rimodellamento caratterizzano cellule presenti in altri tessuti anche se sono difficili da trovare perché queste capacità vengono messe in atto solo in determinate condizioni.
Scoperta utile anche per i reni degli esseri umani?
Quanto può essere utile una scoperta del genere per i reni umani? Secondo Wang la scoperta di cellule staminali adulte che si rimodellano fino a ricostruire un intero organo potrebbe rivelarsi utile per migliorare il trattamento dei calcoli renali, una condizione sempre più diffusa, come riferisce lo stesso Wang.[1]