
Le persone con un’età di 95 anni o più mostrano di possedere una connettività celebrale più efficiente, caratteristica che riguarda soprattutto la connettività tra il lato sinistro e il lato destro del cervello, rispetto alle persone più giovani.
Si tratta di uno studio interessante che si rivelerà sicuramente utile per quanto riguarda tutte quelle patologie neurobiologiche caratterizzate dall’aumento dell’età. In tal senso i centenari non affetti da demenza vengono considerati come modelli di invecchiamento di successo e soggetti resistenti al declino cognitivo legato all’età, come rivela un comunicato emesso dall’Università del Nuovo Galles del Sud, Australia.[1]
Per capire cosa c’è di speciale in una persona di 95 anni o più che non ha sviluppato demenza, Jiyang Jiang, ricercatore del Center for Healthy Brain Aging (CHeBA) della suddetta università che ha guidato il team di studio, ha analizzato i dati di vari quasi centenari o centenari contenuti nel database Sydney Centenarian Study del CHeBA.
Tra i dati c’erano anche quelli raccolti tramite la risonanza magnetica funzionale a riposo, un tipo di analisi cerebrale ottimale per studiare le funzioni del cervello e le attività neurali degli anziani.
I ricercatori hanno messo a confronto 57 soggetti con un’età compresa tra 95 e 103 anni con 66 soggetti con un’età compresa tra 76 e 79 anni. I risultati mostravano, incontrovertibilmente, che i centenari o i quasi centenari avevano un’attivazione delle reti di controllo fronto-parietale destra e sinistra più sincronizzata rispetto ai soggetti più giovani. Come spiega Jiang, nei quasi centenari e nei centenari questa migliore sincronizzazione permetteva una migliore efficienza nei compiti cognitivi visuospaziali.[1]
Si tratta di risultati che mostrano ancora una volta il ruolo molto importante della della rete di controllo fronto-parietale del cervello, soprattutto per quanto riguarda le capacità cognitive durante l’invecchiamento.
Note e approfondimenti
- People Aged 95+ Show Stronger Brain Connectivity | School of Psychiatry (IA)
- Stronger bilateral functional connectivity of the frontoparietal control network in near-centenarians and centenarians without dementia – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.neuroimage.2020.116855)
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