Ceppo del batterio MRSA preoccupa gli scienziati perché “altamente resistente agli antibiotici”

Credito: Kateryna Kon, Shutterstock, ID: 1073644634

Viene descritto come “altamente resistente agli antibiotici” il ceppo CC398 che è diventato quello dominante del “superbatterio” MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina). Secondo quanto riferisce il nuovo comunicato dell’Università di Cambridge, questo batterio sarebbe emerso nel bestiame nel corso degli ultimi cinque decenni e la stessa emersione sarebbe da addebitare all’uso degli antibiotici, in particolare nel settore dell’allevamento dei suini.

Livelli storicamente elevati di uso di antibiotici

Lo stesso ceppo ha iniziato ad infettare anche gli esseri umani corso degli ultimi anni anche se ciò sembra accadere molto raramente. Secondo il comunicato di Cambridge diversi studi hanno sottolineato la crescente pericolosità di questo ceppo per la salute pubblica e lo stesso batterio di questo ceppo è stato collegato a varie persone, alcune delle quali non hanno anche avuto contatti diretti con gli animali da allevamento. “Livelli storicamente elevati di uso di antibiotici potrebbero aver portato all’evoluzione di questo ceppo di MRSA altamente resistente agli antibiotici negli allevamenti di suini”, spiega Gemma Murray, ricercatrice del Wellcome Sanger Institute ma precedentemente occupata nel Dipartimento di medicina veterinaria a Cambridge.[1]

Elementi genetici mobili

I ricercatori hanno scoperto che il livello di resistenza agli antibiotici di questo tipo di MRSA è “estremamente stabile” e viene avallato da particolari elementi genetici mobili (mobile genetic elements, MGE). Gli elementi genetici mobili, sono elementi trasponibili di segmenti di DNA, praticamente materiale genetico che può spostarsi in diverse parti del genoma delle cellule dello stesso organismo o anche dalle cellule di un organismo all’altro. Si parla, dunque, di “trasferimento genico orizzontale”, un fenomeno che comunque è più comune negli organismi unicellulari.

Livello di resistenza “estremamente stabile”

La resistenza del ceppo CC398 continua da diversi decenni e lo stesso batterio, nel corso del tempo, ha cominciato ad infettare anche diverse tipologie di bestiame. Anche se oggi l’uso degli antibiotici è diminuito, almeno per quanto riguarda l’allevamento europeo, l’impatto di queste precauzioni potrebbe essere stato molto limitato per ciò che concerne il ceppo CC398: “L’eredità stabile degli MGE associati alla resistenza suggerisce che l’impatto delle continue riduzioni dell’uso di antibiotici e ossido di zinco negli allevamenti europei sugli MRSA associati al bestiame sarà lento a realizzarsi”, spiegano i ricercatori nell’abstract.[2]

Tre particolari frammenti di materiale genetico

Secondo i ricercatori il successo di questo ceppo si spiega con tre particolari frammenti di materiale genetico nel loro genoma. Queste alterazioni hanno permesso a questo batterio di diventare particolarmente resistente agli antibiotici ma anche di eludere il sistema immunitario degli esseri umani. Sarebbe l’elemento genetico mobile denominato φSa3, in particolare, a permettere al ceppo CC398 di ingannare bene il sistema immunitario umano e probabilmente quello che preoccupa di più. Questo elemento genetico è scomparso e riapparso più volte durante l’evoluzione di questo ceppo e questo induce a pensare che il ceppo CC398 sia particolarmente capace di adattarsi agli ospiti, anche umani. “I casi di MRSA associati al bestiame negli esseri umani sono ancora solo una piccola frazione di tutti i casi di MRSA nelle popolazioni umane, ma il fatto che stiano aumentando è un segnale preoccupante”, spiega Lucy Weinert, l’autrice senior dello studio.[1]

Note e approfondimenti

  1. Highly antibiotic-resistant strain of MRSA th | EurekAlert!
  2. Stable antibiotic resistance and rapid human adaptation in livestock-associated MRSA | eLife (DOI: 10.7554/eLife.74819)
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