
Alcuni medicinali non si rivelano molto adatti per essere assunti per via orale oppure tramite una puntura, alcuni possono essere somministrati in maniera più proficua attraverso la pelle.
Si tratta del nostro organo più grande che offre una superficie ampia ma permeabile e che permette di assorbire varie sostanze attive. È il caso, per esempio, di alcuni antidolorifici e di alcuni anticoncezionali che possono essere somministrati attraverso dei cerotti. Questa modalità di somministrazione, però, non permette un buon livello di controllo.
Un gruppo di ricercatori dell’Empa di San Gallo e dell’Adolphe Merkle Institute dell’Università di Friburgo sta cercando di sopperire a questa caratteristica tramite l’ideazione di cerotti per la somministrazione di farmaci controllati da interruttori di luce molecolari.
Si tratta di un sistema ispirato alla natura, come dichiara dell’Empa di San Gallo e dell’Adolphe Merkle Institute dell’Università di Friburgo, uno dei ricercatori impegnati nella progetto: “Il nostro interruttore della luce funziona in modo simile alla retina nell’occhio umano. Come i pigmenti naturali nell’occhio, questi fotocromi sintetici possono anche essere attivati dalla luce. Gli interruttori molecolari sono stati integrati in nanosfere polimeriche, che sono state riempite con sostanze di prova per esperimenti iniziali.”
Una volta che questi “nano reattori” vengono esposti alla luce ad una particolare lunghezza d’onda, cambiano la loro forma permettendo alla superficie di diventare permeabile e alle sostanze di diffondersi.
Questi cerotti con interruttori basati sulla luce potrebbero dunque diventare, in futuro, dei veri e propri serbatoi di medicinali che somministrano questi ultimi gradualmente oppure in un periodo della giornata prestabiliti.