
Il cervello vanta una sorta di dispositivo per la cancellazione del rumore di fondo, in particolare dei rumori inutili prodotti dal movimento del corpo, secondo una ricerca apparsa su Nature. Questa caratteristica esiste grazie ad una sorta di connessione diretta della corteccia motoria del cervello alla corteccia uditiva.
In sostanza la corteccia motoria riferisce al cervello che il corpo è in movimento e che quindi non deve più calcolare determinati rumori. Si tratta di un processo così veloce che gli stessi ricercatori definiscono come “predittivo”: già il suono del primo passo, per esempio, non viene percepito.
Si tratta di una funzione perlopiù indirizzata ad eliminare quel rumore di fondo causato da suoni prevedibili, nella maggior parte dei casi quelli auto-generati. Ad esempio può servire per evitare di sentire, o comunque di porre troppa importanza, al rumore provocato dai propri passi rispetto al rumore dei passi di altre persone o animali, una caratteristica a sua volta chiaramente molto importante per quanto riguarda la sopravvivenza.
Lo sottolinea anche Richard Mooney, professore di neurobiologia e autore della ricerca: “Avremmo difficoltà a operare nel mondo naturale, se non fossimo in grado di prevedere le conseguenze sensoriali del muoversi in esso”. Ciò significa che il cervello è automaticamente più sensibile ai rumori che non emettiamo noi.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo diversi esperimenti effettuati con i topi. Gli scienziati li hanno costretti a correre su una sorta di tappeto rullante facendo in modo che il rumore dei loro passi fosse il più artificiale possibile. A seguito delle analisi, ricercatori sono stati in grado di identificare i neuroni inibitori che rispondevano al suono dei passi per cancellare quel rumore.
Fonti e approfondimenti
- Brain Has Natural Noise-Cancelling Circuit | Duke Today (IA)
- A cortical filter that learns to suppress the acoustic consequences of movement | Nature (DOI: 10.1038/s41586-018-0520-5) (IA)