Chip grandi quanto granelli di sale da inserire nel cervello per raccogliere dati

I microchip sono molto piccoli e possono essere inseriti a centinaia nel cervello secondo i ricercatori (credito: Brown University)

Chip delle dimensioni di un granello di sale da inserire nel cervello umano. Se ne parla in un articolo su Wired che riprende uno studio pubblicato su Nature Electronics. Secondo i ricercatori della Brown University, questi minuscoli microchip possono essere letteralmente sparsi sulla superficie del cervello oppure inseriti nel suo tessuto. Servirebbero per raccogliere dati neurali, in quantità enormi, da usare poi per scopi anche medici.

Sono in grado di recepire attività dei neuroni

Arto Nurmikko, un neuroingegnere dell’università americana e autore principale dello studio, spiega che questi microchip, immessi nel tessuto del cervello, sono in grado di recepire l’attività dei neuroni e possono trasmettere i dati raccolti senza l’ausilio di fili all’esterno. Gli stessi microchip possono essere collegati in rete in modalità wireless e possono essere alimentati senza ausilio di fili. Per le trasmissioni si servono di un collegamento transcutaneo elettromagnetico a un hub esterno. Le comunicazioni possono essere comunque bidirezionali.
I “neurograins”, come li chiamano i ricercatori, sono stati sperimentati per ora solo sui topi ma gli stessi ricercatori sperano di poter effettuare test anche sugli esseri umani.

Test sui topi

In uno degli esperimenti i ricercatori hanno inserito 48 neurograni nella corteccia cerebrale di uno degli animali, in particolare nelle aree motorie e sensoriali. Hanno quindi potuto raccogliere dati relativi all’attività corticale del cervello mentre il topo era sottoposto ad anestesia.
I ricercatori però vogliono migliorare la qualità del segnale. Così facendo si potrebbero effettuare studi molto più complessi e completi di varie zone importanti del cervello, tra cui quelle che controllano la memoria e il processo decisionale.

770 da inserire nel cervello umano

Nurmikko ha calcolato anche il numero di neurograni che dovrebbero essere inseriti in un cervello umano: 770. Tra l’altro con questi stessi dispositivi quasi microscopici si potrebbero stimolare gli stessi neuroni tramite impulsi elettrici per trattare diversi disturbi neurologici tra cui epilessia e Parkinson.
I test sugli esseri umani non sono ancora in programma, in ogni caso. In programma sono invece test su roditori svegli e poi su altri animali tra cui le scimmie.

Note e approfondimenti

  1. Neural recording and stimulation using wireless networks of microimplants | Nature Electronics (IA) (DOI: 10.1038/s41928-021-00631-8)
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