
Un nuovo passo in avanti nella comprensione dei buchi neri supermassicci e di come il materiale galattico giri intorno a quest’ultimo è stato effettuato da un gruppo di ricerca guidato dall’astronomo Masatoshi Imanishi dell’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone.
La ricerca, pubblicata su Astrophysical Journal Letters, si è servita dell’Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA). Tramite questo telescopio gli astronomi hanno fotografato una ciambella di gas polveroso che ruotava intorno ad un buco nero supermassiccio.
La struttura del materiale rotante, teorizzata in passato ma mai osservata direttamente, si trova al centro della galassia a spirale M77, distante circa 47 milioni di anni luce.
Il nucleo galattico attivo (active galactic nucleus, o AGN) della galassia vede la materia cadere vorticosamente verso il buco nero centrale e parte del materiale rimbalzare emettendo una luce intensa. La struttura gassosa copre un raggio di circa 20 anni luce, un aspetto tutto sommato minuscolo considerando i 47 milioni di anni luce che ci dividono da esso.
Tuttavia, attraverso l’alta risoluzione di ALMA è stato possibile visualizzare questa struttura direttamente per comprendere in dettaglio anche l’effetto di rotazione.
Nello specifico è stata osservata una potente emissione di microonde ad opera di molecole di cianuro di idrogeno. Le dinamiche scoperte dagli astronomi coincidono esattamente con quelle previste precedentemente.
Il buco nero supermassiccio al centro della galassia M77 si rivela dunque molto attivo a differenza del buco nero al centro della via Lattea, molto più tranquillo.
