Cibo dei fast-food rende sistema immunitario più aggressivo a lungo termine

Una ricerca ha scoperto che consumare regolarmente il cibo dei fast-food, il cosiddetto “cibo spazzatura”, rende il sistema immunitario molto più aggressivo a lungo termine: in sostanza il sistema reagisce alle diete ad alto contenuto di grassi oppure ad alto contenuto calorico come se stesse reagendo nei confronti di una infezione batterica. Questo avviene anche dopo che si passa ad una dieta sana a seguito di un consumo regolare di cibo spazzatura.

La ricerca è stata condotta da un team di ricercatori dell’Università di Bonn e risulta, per certi versi, abbastanza inquietante.
Le sperimentazioni hanno visto l’utilizzo di topi per circa un mese. Gli animali sono stati alimentati con la classica “dieta occidentale” oppure all’americana, ossia ricca di zuccheri e di grassi e molto povera di fibre.

Col passare dei giorni, i roditori hanno sviluppato una forte risposta infiammatoria in molte zone del corpo, come se fossero stati infettati da batteri nocivi.
Secondo Anette Christ, ricercatrice impegnata nello studio, questa dieta malsana ha provocato un aumento inusitato di diverse cellule immunitarie nel sangue, in particolare granulociti e monociti.

Quando poi i ricercatori hanno permesso ai topi di riprendere la propria dieta tradizionale, fatta più che altro da cereali (e questa seconda fase è durata altre quattro settimane), l’infiammazione tendeva a scomparire ma non scompariva la riprogrammazione genetica delle cellule umanitarie e dei loro precursori. I geni attivati durante la risposta del sistema immunitario, infatti, rimanevano attivi come se il sistema stesso avesse una forma di “memoria”.

Fonti e approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo