
Il costo dell’energia fotovoltaica si sta riducendo sempre di più, a tutto vantaggio degli sforzi per passare ad energie rinnovabili, sforzi che stanno cominciando ad avvenire un po’ in tutto il mondo. Il crollo del prezzo dell’energia solare sta avvenendo anche in Cina: come riporta Ars Technica, solo tra il 2011 e il 2018 il calo del prezzo del solare sarebbe stato del 63%. Ne è conseguita un’istallazione dei dispositivi, anche per singole case, che è aumentata moltissimo tanto che un terzo delle nuove installazioni di dispositivi per raccogliere energia solare di tutto il pianeta viene oggi installato in Cina.
La Cina ha già superato gli Stati Uniti (2013) e la Germania (nel 2015) per quanto riguarda la capacità dei propri dispositivi fotovoltaici. Ad oggi tutti dispositivi fotovoltaici della Cina raccolgono complessivamente 250 GW. Un buon passo per quanto riguarda dei piani della Cina di raggiungere un livello di emissioni nette pari a zero entro il 2060.
Tuttavia, come fa notare Ars Technica, la Cina ha un problema di natura “geografica”: quasi tutta la popolazione si trova nel sud-est del paese mentre i posti dove si potrebbero ottenere i migliori coefficienti in termini di sfruttamento dell’energia solare (praticamente in termini di giorni senza nuvole e di terreno disponibile) sono situati nella zona a nord-ovest, molto meno popolata.
Questo è un vincolo che i vertici cinesi dovranno sicuramente risolvere ma la buona notizia è che l’energia solare ha raggiunto un livello oggi in Cina che può essere considerato come competitivo con quello del carbone, un fatto che solo fino a pochi anni fa da molti era ritenuto impossibile nel giro di così poco tempo.
Il dato arriva da un nuovo studio pubblicato su PNAS.[1] Nello studio i ricercatori hanno valutato il potenziale del solare per il periodo che va dal 2020 al 2060 prendendo in considerazione diversi fattori. Sono giunti alla conclusione che l’energia solare potrà arrivare a soddisfare il 43,2% della domanda dell’intera popolazione cinese nel 2060 con un prezzo che sarà inferiore ai 2,5 centesimi di dollaro per kWh.