Un interessante studio mostra che quelle città statunitensi che hanno squadre che gareggiano in sport professionistici sono caratterizzate da un numero maggiore di morti per influenza stagionale.
Lo studio, pubblicato da ricercatori della West Virginia University, ha analizzato i dati sul controllo e sulla prevenzione delle influenze stagionali dal 1962 al 2016.
I ricercatori scoprivano che i decessi per influenza stagionale aumentavano tra il 5% e il 24% nel corso delle stagioni delle leghe sportive professionistiche NFL, NBA, NHL e MLB, con un aumento maggiore per la stagione dell’NHL, quella dell’hockey su ghiaccio.
Si tratta di risultati importanti anche in relazione alla pandemia da COVID-19 in corso.
In sostanza questo studio è un invito per le leghe sportive americane a fare attenzione a far tornare i tifosi sugli spalti prima che sia disponibile un vaccino o un’immunità di gregge.
“L’apertura delle partite degli sport professionistici ai fan è probabilmente un’idea terribile, in termini di salute pubblica”, spiega Brad Humphreys, uno degli autori dello studio. “Gli eventi sportivi professionali aumentano la mortalità influenzale stagionale nelle città degli Stati Uniti”.