
Un ciuccio “intelligente” che monitora la salute dei bambini negli ospedali è stato sviluppato da un team di ricercatori della Washington State University. Il nuovo dispositivo viene descritto in uno studio apparso su Biosensors and Bioelectronics.[2]
Ciuccio bioelettronico è completamente wireless
Il ciuccio bioelettronico è completamente wireless e riesce a monitorare gli elettroliti del corpo dei bambini, una cosa che può rivelarsi molto utile soprattutto nelle unità di terapia intensiva neonatali. In particolare il dispositivo monitora i livelli di ioni di sodio e potassio. Si tratta di elettroliti che possono essere usati per capire se i bambini sono disidratati. Un bambino disidratato ha rischio più grande di incorrere in vari problemi di salute e a soffrire maggiormente del rischio di disidratazione di solito sono i bambini nati prematuri, come spiega il comunicato dell’università americana.[1]
Dispositivo esegue monitoraggio continuo in tempo reale
Jong-Hoon Kim, un professore associato della School of Engineering and Computer Science dell’università americana e autore corrispondente dello studio, spiega che se i bambini prematuri ricevono un’assistenza di qualità migliore durante il primo mese di nascita hanno probabilità di sopravvivenza più alte. Questo significa, però, bisogna prelevare il sangue dal corpo dei bambini almeno un paio di volte al giorno. Oltre al discorso dell’invasività, c’è anche quello relativo al fatto che si ottengono dati solo in due punti della giornata della vita del bambino mentre un dispositivo come quello creato dai ricercatori esegue il monitoraggio continuo in tempo reale.[1]
Ricercatori hanno usato comuni ciucci
In passato erano già stati creati dispositivi che testano la saliva dei bambini per individuare i livelli di questi elettroliti ma si tratta di dispositivi comunque ingombranti e che richiedono procedure non semplicissime e neanche veloci.
I ricercatori hanno usato comuni ciucci di quelli che si vedono in commercio installando sugli oggetti dei piccoli sensori capaci di misurare le concentrazioni di ioni di sodio e potassio presenti nella saliva. I dati vengono poi trasmessi in modalità wireless, tramite la tecnologia Bluetooth, ai computer affinché possano essere consultati dagli operatori sanitari.
Ricercatori vogliono creare un dispositivo ancora più conveniente da utilizzare e riciclabile
I ricercatori vogliono creare un dispositivo ancora più conveniente da utilizzare e riciclabile anche per far sì che i bambini possano essere collegati ad un numero minore di cavi quando si trovano nelle terapie intensive neonatali. L’obiettivo, come lascia intendere lo stesso Kim, è di sbarazzarsi di tutti questi figli.[1]