Una nuova specie di antenato umano è stata classificata e annunciata da un team internazionale di scienziati. La nuova specie, denominata Homo bodoensis, è vissuta nel corso del pleistocene medio, all’incirca mezzo milione di anni fa, in Africa. I ricercatori credono che sia un antenato diretto dell’Homo sapiens. Lo studio è stato pubblicato su Evolutionary Anthropology Issues News and Reviews.[1]
Il periodo chibaniano (ex medio pleistocene)
Come spiega il comunicato dell’Università di Winnipeg, istituto in cui lavora la paleoantropologa Mirjana Roksandic che ha guidato il team di studio, il medio pleistocene, poi denominato chibaniano, può essere riconducibile al periodo tra 774.000 e 129.000 anni fa. Dal nostro punto di vista, quello umano, è sicuramente il periodo più importante in quanto è quello che ha visto la diffusione degli esseri umani in Africa e anche l’espansione dei Neandertal in Europa.
Sappiamo poco dell’evoluzione umana del pleistocene
Contrariamente a quanto si crede, però, l’evoluzione umana nel corso di questo periodo non è in realtà molto conosciuta. I vuoti conoscitivi a cui vanno incontro i paleoantropologi quando studiano questo periodo rappresentano quella che loro chiamano “la confusione nel mezzo” (the muddle in the middle).
La nuova classificazione è stata fatta anche in base ad analisi di vari fossili trovati in Africa e in Eurasia, precedentemente assegnati all’Homo heidelbergensis oppure all’Homo rhodesiensis.
La classificazione Homo heidelbergensis dovrebbe essere abbandonata
La confusione è diventata ancora più grande quando nel corso degli ultimi anni si è scoperto che alcuni fossili trovati in Europa, precedentemente ricondotti all’H. heidelbergensis, appartenevano in realtà ai primi gruppi di Neandertal.
Uno degli autori dello studio, Xiu-Jie Wu, dell’Istituto di Paleontologia dei Vertebrati e Paleoantropologia, Pechino), ritiene che la classificazione H. heidelbergensis debba essere addirittura abbandonata.
Nuova analisi di un cranio trovato nel 1976
Il termine “bodoensis” della nuova specie classificata da ricercatori in questo studio deve essere ricondotto alla nuova analisi di un teschio ritrovato nei pressi di Bodo D’ar, Etïopia. Si tratta del cranio parziale di un soggetto adulto, molto probabilmente maschio, con la scatola cranica anteriore quasi intatta, trovato nella Rift Valley in Etiopia nel 1976. Attualmente il reperto si trova nel Museo Nazionale dell’Etiopia ad Addis Abeba.
Secondo quanto riferisce il comunicato, con questa nuova classificazione probabilmente si indicherà la gran parte dei fossili umani del pleistocene medio ritrovati in Africa e diversi anche in Europa sudorientale. Altri fossili ritrovati in Europa, invece, verranno riclassificati come Neandertal.