Quella che viene definita come la più antica specie di chelicerato, un gruppo di artropodi, mai individuata è stata classificata da un Ricercatore del Royal Ontario Museum.
I ricercatori sono giunti a questa nuova classificazione studiando i resti trovati nel noto sito del Burgess Shale, un affioramento di argille limite del cambriano medio che si trova sulle Montagne Rocciose del Canada.
La nuova specie, denominata Mollisonia plenovenatrix, spinge a oltre 500 milioni di anni fa l’origine di questo largo gruppo di artropodi (ne sono conosciute attualmente più di 115.000 specie) che comprende anche scorpioni, granchi e ragni.
Nello studio, pubblicato su Nature , viene descritto questo artropode considerato come un “feroce predatore”, anche perché aveva dimensioni più grandi della media.
Grande quanto un pollice, era caratterizzato da due grandi occhi e da una “testa multiutensile”. Si spostava Sul fondo del mare grazie alle sue lunghe zampe che servivano anche per percepire l’ambiente oltre che per afferrare, schiacciare e attuare una sorta di masticazione prima di inserire il cibo nella bocca.
Oltre alle zampe aveva anche piccole tenaglie davanti alla bocca, denominate chelicerae, tra l’altro presenti in tutti gli esemplari di questo gruppo, i chelicerati.
Proprio la presenza di queste “tenaglie” risulta importante, secondo l’autore principale della ricerca, Cédric Aria, ora ricercatore presso l’Istituto di Geologia e Paleontologia di Nanchino, perché “prima di questa scoperta, non siamo riusciti a individuare le chelicere in altri fossili cambriani, anche se alcuni hanno chiaramente caratteristiche simili al chelicerato. Questa caratteristica chiave, questo stemma dei chelicerati, mancava ancora.”